Quando inizia la primavera 2021? Quest’anno un giorno in anticipo: non il 21 ma il 20 marzo, ecco perché

Quando inizia la primavera 2021? Quest’anno un giorno in anticipo: non il 21 ma il 20 marzo, ecco perché

Ebbene sì, quest’anno la primavera 2021 inizierà il 20 marzo, con un giorno d’anticipo rispetto al classico equinozio che segna, convenzionalmente, l’inizio della stagione.

Tradizionalmente, infatti, si vuole indicare il 21 come data ufficiale nella quale accogliere a pieni polmoni la primavera, ma non è sempre così. Anzi, varia ogni anno dal punto di vista astronomico. Vediamo perché.

Primavera meteorologica e primavera astronomica

Meteorologicamente parlando, la primavera inizia il primo marzo, mentre dal punto di vista astronomico diremo addio all’inverno sabato 20, in cui si verificherà – per il 2021 – l’equinozio di primavera: nella fase di rivoluzione della Terra intorno al Sole, è il momento in cui i raggi cadono perpendicolarmente all’asse terrestre. Questo comporta che i due emisferi (settentrionale e meridionale) saranno raggiunti dai raggi con la stessa inclinazione.

Da ciò avremo, quindi, giornate più lunghe rispetto alle notti e proprio tra sabato 27 e domenica 28 marzo cambierà l’ora: da solare a legale. Durante l’equinozio, invece, giorno e notte sono perfettamente identici. La parola “equinozio” deriva, infatti, dal latino aequinoctium (aequus, uguale e nox, notte): “notte uguale al dì“.

Dal 2007, primavera in anticipo

Come detto, vuoi per comodità vuoi per “tradizione”, si indica il 21 marzo come data d’inizio primavera, ma non è così. Anzi, dal 2007 l’equinozio si verifica sempre il 20 del mese o addirittura il 19. Tornerà a cadere nella sua data convenzionale solo nel 2102.

A cosa è dovuta questa differenza? Dipende dal modo di calcolare il tempo tramite il calendario Gregoriano (in uso in quasi tutto il mondo). Questo, infatti, è un sistema imperfetto perché conteggia 365 giorni l’anno (esclusi i bisestili), mentre alla Terra occorrono 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi per compiere una rivoluzione completa attorno al Sole. Lo “scarto” porta inevitabilmente alla sfasatura dell’equinozio.

La data, però, muta ma l’evento – dal punto di vista astronomico – è sempre lo stesso. Tra l’altro anche l’orario in cui si verifica l’equinozio cambia: nel 2021 sarà alle 9,37 (10,37 ora italiana). Negli anni a venire, fermo restando la giornata del 20 marzo, gli orari esatti saranno i seguenti:

  • 2022: ore 15,33;
  • 2023: ore 21,24;
  • 2024: ore 03,06;
  • 2025: ore 09,01;
  • 2026: ore 14,46;
  • 2027: ore 20,25;
  • 2028: ore 02,17;
  • 2029: ore 08,02;
  • 2030: ore 13,52.

Simboli e tradizioni del mondo

Tanti sono i simboli e le tradizioni nel mondo legate alla primavera, considerata una stagione di rinascita dopo il lungo – e gelido – inverno. La festa più antica è Sham El Nessim, le cui origini risalgono a 4.700 anni fa, in Egitto, e cade sempre il lunedì dopo Pasqua. Etimologicamente vuol dire “rinnovo della vita“.

In questo giorno si è soliti fare picnic in qualsiasi spazio verde, oppure sul Nilo o allo zoo. Per tradizione, poi, si mangia il fesikh (preparato con la polpa fermentata, salata ed essiccata del cefalo, pesce d’acqua dolce). Infine, si è soli anche colorare le uova sode, decorarle, per poi regalarle e mangiarle.

Nell’induismo, invece, si celebra l’arrivo delle belle giornate con l’Holi Fest – la festa dei colori. Momento particolare in cui tutti scendono a far baldoria in piazza, soprattutto in India, ma anche in altre parti del mondo.

Si chiama così perché i partecipanti si gettano addosso polveri di colori accesi e molto vivaci, proprio a voler simboleggiare la rinascita e la reincarnazione. Il significato è anche quello della vittoria del bene sul male, l’arrivo della primavera e l’addio dell’inverno, l’incontro con gli altri, dimenticando i dolori e abbracciando le gioie.

In Giappone, invece, ci si dedica alla famiglia con l’Hanami: termine che si riferisce all’usanza di ammirare – tutti insieme – la fioritura primaverile dei ciliegi. In questa giornata, inoltre, si preparano piatti dedicati alla fioritura dei sakura, come gli Hanami-Dango o i Sakura-Mochi.

Spettacolo senza precedenti

Nel mondo esistono, infine, dei luoghi in cui l’equinozio di primavera si trasforma in un evento magico e in uno spettacolo senza precedenti. Impossibilitati quest’anno a viaggiare per via dell’emergenza Covid-19, siamo costretti ad ammirare da lontano o in diretta streaming, ma vale la pena conoscere questi posti per il futuro.

In primis, degno di nota è Stonehenge, nel Regno Unito, che si caratterizza per megaliti disposti in posizione circolare: durante l’equinozio, la luce del sole si allinea alle pietre e si creano dei giochi di luce unici al mondo.

Da non sottovalutare anche la Norvegia ed esattamente il monte Torhatten: qui i raggi solari si allineano con una fessura presente nella montagna (un tunnel di 160 metri). Stesso effetto nel tunnel di Valdegorfa, in Spagna.

E se non bastasse, in Messico troviamo le piramidi Maya che sono state erette proprio in funzione del movimento degli astri, da questo deriva tanta magnificenza e spettacolarità.