Come affrontare la balbuzie nella vita di tutti i giorni, trasformare un limite in opportunità

Come affrontare la balbuzie nella vita di tutti i giorni, trasformare un limite in opportunità

Alessandro Manzoni, Joe Biden, Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Marilyn Monroe, Winston Churchill, Jimi Hendrix, Ed Sheeran, Paolo Bonolis. Scrittori, attori, politici, musicisti, conduttori televisivi che, per quanto diversi, sono sempre stati accomunati dalla capacità di non considerare la balbuzie un limite o un ostacolo, bensì il punto di partenza per la loro realizzazione personale.

Un percorso non sempre facile, anzi – a dirla tutta – tendenzialmente in salita, che però non li ha mai veramente fermati. Nemmeno nei momenti in cui il loro disturbo li avrebbe potuti indurre senza troppa difficoltà ad arrendersi, a chinarsi all’imbarazzo con cui chi soffre di balbuzie si ritrova quotidianamente a fare i conti.

I consigli di chi “ce l’ha fatta”

La cosa importante è non giudicare se stessi dal proprio modo di parlare, noi siamo tanto altro“. Lo ha detto il presidente Biden raccontando nel tempo il suo passato da balbuziente, con l’obiettivo di dare una speranza a chi vive la particolare condizione che lui stesso da piccolo ha provato sulla sua pelle.

Un altro inno alla speranza è quello di Ed Sheeran che, parlando della sua esperienza, ha dato una spinta a coloro che si sentono costantemente in difficoltà per quella che non è una colpa, né tantomeno un segno di inferiorità: “Sii te stesso, accetta le tue stranezze. Essere strani è qualcosa di meraviglioso. Non considerarlo un problema o una difficoltà nella tua vita. Vai avanti, un passo dopo l’altro. E se ce l’ho fatta io puoi farcela anche tu“.

Una minaccia per l’autostima

Oltre che un ostacolo per la comunicazione, la balbuzie spesso rappresenta anche una minaccia per la propria autostima. Un rischio concreto nella vita di tutti i giorni per chi diventa vittima di risatine, battute di cattivo gusto, e prese in giro senza tregua.

Concentrarsi su come risolvere o comunque attenuare il disturbo è sicuramente uno step importante, ma lo è altrettanto capire come affrontare il feedback, non sempre piacevole e comprensivo, della società nei confronti di chi non parla in modo fluido e scorrevole.

La parola alla psicologa Carla Pollicino

Per questa ragione è intervenuta ai microfoni di NewSicilia la psicologa catanese Carla Pollicino. La dottoressa ha fornito un quadro completo sull’impatto psicologico della balbuzie sulla vita di chi ne soffre, offrendo possibili soluzioni per vivere questa condizione con maggiore serenità e consapevolezza.

È questo in fondo l’obiettivo della Giornata internazionale della consapevolezza della balbuzie che si celebra proprio oggi, martedì 22 ottobre. La ricorrenza, celebrata ogni anno, è stata istituita nel 1998 per avviare un processo di sensibilizzazione e di abbattimento di stereotipi e di pregiudizi.

  • Quali sono le conseguenze psicologiche a cui può andare incontro un balbuziente?

Tra le conseguenze psicologiche associate alla balbuzie vi sono bassa autostima e difficoltà nella relazione con l’altro. Nello specifico la persona che balbetta teme di essere criticata o rifiutata dall’altro in quanto non in grado di parlare fluentemente. Questa preoccupazione porta a vivere con forte ansia i momenti di interazione sociale, con pensieri quali ad esempio ‘devi parlare bene!‘, e a criticarsi in prima persona nei momenti successivi in quanto non si è riusciti a parlare come desiderato, ‘ho fatto proprio una brutta figura!‘. Questa dinamica può quindi portare la persona a evitare le situazioni in cui si è più esposti al giudizio degli altri e quindi a isolarsi“.

  • Quanto influisce l’ambiente in cui si vive sull’autostima e sull’idea di sé di chi ne soffre?

La reazione dell’ambiente circostante influenza molto la percezione di sé e l’autostima delle persone balbuzienti, vi è infatti da parte di queste un’attenzione selettiva a tutti quei segnali che possano essere indicatori di rifiuto o giudizio negativo da parte degli altri (es. un sopracciglio alzato, un sospiro durante la ripetizione di una sillaba)“.

  • Come si può affrontare la balbuzie per evitare che tale disturbo diventi una fonte di disagio?

Per evitare che tale difficoltà limiti la qualità della vita della persona è necessario lavorare affinché si modifichi il significato attribuito alla possibilità di balbettare davanti agli altri, accettando che possa succedere ma che non per questo si verrà allontanati o giudicati negativamente dagli altri. Inoltre accrescere i livelli di autostima, conoscere meglio le proprie emozioni e apprendere delle tecniche di rilassamento per gestire l’ansia rappresentano altri ambiti di intervento per far sì che si limitino i disagi associati a tale disturbo“.

La psicologa ha infine sottolineato la necessità di un “intervento precoce per evitare che si cronicizzino le difficoltà. Necessario fare un’analisi approfondita della problematica, comprendere quali sono i contesti in cui si manifesta maggiormente e come mai. L’obiettivo è quello per cui la persona non si senta limitata nello svolgimento delle normali attività quotidiane“.