Google dedica Doodle ad Anna Frank: il 25 giugno 1947 venne pubblicato il suo celebre diario

Google dedica Doodle ad Anna Frank: il 25 giugno 1947 venne pubblicato il suo celebre diario

Era il 25 giugno 1947 quando fu pubblicato il diario di Anna Frank, una profonda “ferita” incisa nero su bianco che racconta i resoconti della giovane ebrea tedesco-olandese vittima dell’Olocausto.

Anna Frank nelle sue pagine descrive ciò che lei, i suoi amici e la sua famiglia furono costretti a vivere, nascondendosi da una realtà terrificante per oltre 2 anni.

Doodle di Google per Anna Frank

Per celebrare uno dei libri più importanti della storia moderna e per ricordare quanto accaduto, Google dedica il Doodle di oggi, sabato 25 giugno 2022, in coincidenza con la data di pubblicazione dello scritto.

Nell’animazione è possibile intravedere alcuni estratti reali dal diario di Anna Frank. Il romanzo è stato tradotto in 80 lingue ed è attualmente il punto di partenza nelle scuole di oggi, strumento utile per educare le nuove generazioni sulle oscenità passate, tra discriminazioni e ingiustizie. Conoscere per non ripetere.

La storia di Anna Frank

Anna Frank nacque il 12 giugno 1929 a Francoforte, in Germania, ma con la sua famiglia si trasferì presto ad Amsterdam (Paesi Bassi) proprio per sfuggire alle sofferenze che le minoranze stavano subendo per mano del partito nazista.

Aveva soltanto 10 anni quando scoppiò la II Guerra Mondiale e quando la Germania invase i Pesi Bassi. Gli ebrei, presi particolarmente di mira, subirono la prigionia, l’esecuzione o il trasferimento in campi di concentramento in cui vivevano in condizioni inverosimili e inenarrabili.

Alcuni ebrei, tra cui la famiglia di Anna Frank, riuscirono a nascondersi. Loro scelsero una dependance segreta nell’edificio dove erano collocati gli uffici di suo padre. Un “rifugio” sicuro in cui trovare pace.

Un taccuino per amico

La piccola, in occasione del suo 13esimo compleanno, ricevette in dono un taccuino con copertina rigida a scacchi e questo divenne il suo compagno di avventura in cui annotò, giorno dopo giorno, per i successivi 25 mesi, il resoconto quotidiano.

Sogni, paure, speranze, amori, insicurezze: tutto ciò che una ragazza in fase adolescenziale sperimenta e vive costantemente, lei lo scriveva isolandosi e “staccandosi”, almeno per un po’, da quel mondo intorno che le stava fin troppo stretto e che la traumatizzava.

L’epilogo

Il 4 agosto 1944, la famiglia Frank venne scoperta, arrestata e portata in un centro di detenzione. Lì fu costretta a svolgere lavori forzati e poi tutti i componenti furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz in Polonia.

Solo per Anne e Margot Frank ci fu l’ennesimo trasferimento, l’ultimo. Furono portate nel campo di concentramento di Bergen-Belsen in Germania.

Le condizioni disumane in cui erano costrette a vivere, però, non lasciarono scampo e segnarono il loro tragico destino. Anna, che aveva solo 15 anni, non sopravvisse agli orrori dell’Olocausto.