Walt Disney, disegnatore di sogni per grandi e piccini: una personalità poliedrica e indimenticabile

Walt Disney, disegnatore di sogni per grandi e piccini: una personalità poliedrica e indimenticabile

Ricorre oggi l’anniversario della morte di Walt Disney: una personalità poliedrica ma completa. Disegnatore, animatore, imprenditore, cineasta, doppiatore, regista e anche produttore cinematografico statunitense.

Intere generazioni hanno letteralmente sognato con lui (e grazie a lui) e tantissimi continuano a farlo anche dopo 54 anni dalla sua scomparsa. Ha lasciato ai posteri “un’eredità” che li accompagnerà – con assoluta certezza – ancora per molto, moltissimo tempo.

In 34 anni di onorabilissima carriera, Walt Disney è stato premiato con 26 Premi Oscar su 59 candidature, primato indiscusso. Ma non è tutto: anche 3 Golden Globe, un Premio Emmy, un David di Donatello, 2 stelle sulla Hollywood Walk of Fame, per il cinema e per la televisione.

Un’infanzia difficile fino alla svolta

Quarto di cinque figli, Walter Elias Disney nacque a Chicago il 5 dicembre 1901 e fin da piccolo visse un’infanzia alquanto difficile. Nel Missouri, infatti, dovette lavorare i campi della fattoria acquistata dal padre e, dopo il trasferimento a Kansas City, insieme al fratello Roy, a soli 10 anni, si diede da fare vendendo giornali per strada per aiutare la famiglia, prima di dedicarsi al teatro.

Il disegno, però, rimase sempre una costante, una delle sue più grandi passioni e, dopo diversi tentativi, ecco che arrivò la svolta per la sua vita: si trasferì ad Hollywood insieme al fratello e a Ub Iwerks (conosciuto qualche anno prima e che divenne il suo più stretto collaboratore) e fondò la Walt Disney Production.

Nel 1928 realizzò un cartone animato con Mickey Mouse come protagonista a cui seguirono diversi episodi (i primi muti, gli altri sonori). Da lì, poi, nel 1933 presero vita I tre porcellini e la canzone “Who’s Afraid of the Big Bad Wolfe?” divenne anche la “colonna sonora” della campagna elettorale del grande Roosvelt.

L’impero Disney si espande ancora

Ma l’opera di Walt Disney non arrestò la sua corsa: nel 1934 arrivò Donald Duck, meglio conosciuto come Paperino, che affiancò il grande – e già noto – Topolino. Nel 1937, per la prima volta, vide la luce un lungometraggio: Biancaneve e i sette nani, a cui seguì Pinocchio (1939) e Fantasia (1940).

L’impero Disney, negli anni, si popolò di nuovi protagonisti: arrivarono Dumbo e Bambi. Dopo la pausa “forzata” per via della Prima Guerra Mondiale, il disegnatore statunitense continuò a sperimentare: nel 1950, infatti, il grande genio creò Cenerentola e poi, un anno dopo, Alice nel paese delle meraviglie, nel 1953 Le avventure di Peter Pan, mentre nel 1958 La bella addormentata nel bosco, nel 1961 La carica dei 101 e altri capolavori quali Mary Poppins nel 1964.

Nel frattempo, prese piede la costruzione di Disneyland, proprio a voler dimostrare il grande successo e la risonanza a livello internazionale: il parco divertimenti aprì ufficialmente al pubblico il 17 luglio 1955. Successivamente, altri cartoni animati furono sperimentati e messi in campo entrando a far parte della “famiglia Disney” più grande di sempre.

Il 15 dicembre 1966 Walt Disney morì a causa di un arresto cardio-circolatorio per via di importanti problemi ai polmoni, dato che era anche un fumatore accanito. Due giorni dopo, la salma fu cremata e le sue ceneri furono portate nel Forest Lawn Memorial Park, a Glendale. Ronald Reagan, governatore dell’epoca della California, in occasione del decesso di Walt Disney commentò: “Da oggi il mondo è più povero“.

Curiosità su Walt Disney

Qual è il film preferito di Walt Disney? Questa è una domanda che in moltissimi si pongono e la risposta è molto semplice: da vero amante degli animali, il disegnatore aveva un particolare legame con Dumbo e Bambi ma in ogni sua “creazione” ha lasciato un pezzo del suo cuore.

Tra le curiosità, ne ricordiamo una singolare: nonostante i baffi siano diventati tratto distintivo di Walt Disney, pare che proprio lui vietò ai suoi dipendenti di portare barba e/o baffi. Ciò valeva anche per gli ospiti del parco Disneyland, fino al 1970. Ancora oggi, però, nei programmi di assunzione della Disney è richiesto un look glabro!

Ancora, per resta in tema di “icone”, Mickey Mouse, in origine, avrebbe dovuto chiamarsi “Mortimer ma sembra che la moglie di Walt Disney, Lilian Marie, lo convinse a cambiare nome.

Infine, è bene specificare che la produzione di cartoni non fu una strada tutta rose e fiori: Fantasia e Dumbo registrarono un vero e proprio flop e la Walt Disney Production stava rischiando anche il fallimento. Nonostante questo, però, il disegnatore statunitense non si lasciò scoraggiare e propose Bambi, conquistando nuovamente il pubblico e risalendo la china.

Le migliori citazioni di Walt Disney

Vi proponiamo una selezione delle migliori 15 citazioni di Walt Disney, frasi che hanno fatto la storia, che vengono riproposte sempre e che saranno considerate anche in futuro:

  • Tutti i sogni possono diventare realtà se solo abbiamo il coraggio di inseguirli
  • Pensa, credi, sogna e osa
  • Ricorda sempre che questa intera avventura è partita da un topolino
  • L’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare
  • È quasi divertente fare l’impossibile
  • Vorrei divertire e sperare che la gente impari qualcosa piuttosto che istruire le persone e sperare che si siano divertite
  • Qual è la differenza tra un sogno e un obiettivo? Una data
  • La fantasia non potrà mai invecchiare, per la semplice ragione che rappresenta un volo verso una dimensione che giace al di là del tempo
  • Prendi una buona idea e mantienila. Inseguila e lavoraci fino a quando non funziona bene
  • Qualunque cosa tu faccia, falla bene
  • Quando credi in qualcosa, credici fino in fondo, implicitamente e indiscutibilmente
  • Sei morto se ti concentri solo sul pubblico dei bambini. Gli adulti sono solo bambini cresciuti, comunque
  • Le preoccupazioni sono uno spreco di immaginazione
  • Assicurati di non fare mai meno del tuo meglio
  • Combatti sempre per la qualità, che si tratti di darla o di riceverla“.

Walt Disney è riuscito a far breccia nel cuore di chiunque creando un “mondo” immaginario nel quale immergersi ogni qual volta di voglia compiere una vera e propria fuga dalla realtà. Non importa l’età, basta solo aver la capacità di crederci. Come amava dire lui: “Se puoi sognarlo, puoi farlo“.