Importante certamente in tutta Italia, la celebrazione della Pasqua ha acquistato ormai da tempo una crescente influenza anche nello scenario mondiale, che esso la viva con fede e devozione o meno, come un semplice momento di festa.
La prova schiacciante della gioia che questa festa dona è possibile trovarla all’interno dei grandi classici della letteratura mondiale, scritti fino a 400 anni fa o più recentemente dagli eterni nomi della prosa e della poesia globale.
L’amore Shakespeare lo sapeva scrivere bene, che con i suoi classici è riuscito a narrarlo sotto ogni forma e aspetto, dentro e fuori da ogni teatro, ma in pochi riconoscono nelle sue ambientazioni una citazione alla Pasqua. Questa è possibile trovarla all’interno del “Riccardo II”, dove il re – ormai vicino a perdere la propria corona – paragona sé stesso a Cristo durante il venerdì Santo.
All’interno del romanzo “Orgoglio e Pregiudizio” proprio la Pasqua segna un momento importante della vita di Elizabeth, che proprio nel giorno della festività riceve la proposta da parte di Darcy. Particolare la scelta della festa per il momento della proposta che – anche se in un primo momento rifiutata – rappresenta di certo qualcosa di nuovo, che deve fiorire, una primavera che sempre attende il giorno di Pasqua per poi sbocciare in tutta la sua bellezza.
“Resurrezione”, di Lev Tolstoj, riconduce alla Pasqua l’intero suo filo conduttore: inizia tutto con il principe Nechljudov, che per redimersi da un torto compiuto ai danni di una donna, decide di abbandonare la sua perfetta vita e andare in Siberia con lei. A resuscitare però non è di certo lui, bensì la donna che deciderà di prendere in mano la sua storia e “salvarlo” dalla sua presenza. Al protagonista non resterà che affidarsi alla lettura di un passo del Vangelo, grazie al quale ritroverà sé stesso e la sua tanto ambita rinascita.
“Easter Parade”: nel nome del romanzo di Yates si intende già che la Pasqua ha un ruolo centrale all’interno della vita delle protagoniste, due sorelle che per quasi 50 anni si vedranno separate tra di loro, dopo che le rispettive vite le hanno portate l’una lontana dall’altra. Proprio il corteo di Pasqua sarà il loro ultimo momento di innocenza e vicinanza parentale, da quel momento il resto del mondo prenderà il sopravvento.
Un enorme sconforto porta il protagonista del “Faust” a voler porre fine alla propria vita, ma il suicidio è programmato proprio per il giorno di Pasqua. Degli angeli impegnati nei festeggiamenti assistono alla scena, fermando l’uomo.
Nonostante il confronto con le festività Natalizie non regga in alcun modo, di certo la letteratura ha spesso preso spunto dalla morte e resurrezione di Cristo, nello spirito di un evento così carico di intensità, profonda fede e senso di redenzione a cui nessuna anima creativa saprebbe mai resistere.
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