MONDO – Negli ultimi anni, la conoscenza delle lingue straniere è diventata sempre più importante. Anzi, è necessaria. In un mondo globalizzato, le lingue sono strumenti di comunicazione fondamentali, in grado di metterci in contatto con persone di diverse culture e tradizioni. Per ultimo, ma non per importanza, consentono di accedere a nuove informazioni e conoscenze, oltre ad aprire nuove opportunità lavorative.
In risposta alla rilevanza di possedere la padronanza di almeno una lingua straniera, sono stati creati diversi dispostivi tecnologici di traduzione simultanea.
L’avanzamento delle tecnologie, come gli auricolari intelligenti e le intelligenze artificiali, ha certamente sollevato interrogativi sull’impatto futuro di tali dispositivi sulle professioni umane, comprese quelle degli interpreti e dei traduttori.
Tuttavia, la questione se queste tecnologie prenderanno completamente il sopravvento sull’uomo nel campo dell’interpretazione e della traduzione è complessa e coinvolge vari fattori.
Al mondo, esistono circa 7,102 lingue, parlate da oltre 7 miliardi di persone. Secondo la classifica dell’ultima edizione di Ethnologue, la lingua più diffusa e parlata al mondo è l’inglese.
I Paesi in cui si parla sono 24. Il numero di parlanti è di circa 1,34 miliardi: ebbene, il 14,68 % della popolazione mondiale, di cui 460 milioni sono madrelingua. Seguono il cinese mandarino (circa 1,12 miliardi), l’hindi (circa 600 milioni), lo spagnolo (circa 543 milioni) e l’arabo moderno (circa 274 milioni).
L’inglese è diventato la lingua più diffusa solo dopo la seconda guerra mondiale, in seguito alla supremazia economica e politica degli Stati Uniti, oltre alla necessità di poter comunicare fra etnie prive di connessioni culturali.
L’omonima azienda newyorkese ha ideato e creato un auricolare che funge da micro traduttore simultaneo. Ebbene, un modo per abbattere le barriere linguistiche di molti Paesi, insieme a turisti e lavoratori in viaggio per tutto il planisfero.
Il dispositivo si infila nell’orecchio ed è in grado di tradurre automaticamente i discorsi tra due lingue diverse.
Basterà collegarlo a un’applicazione in stile Google Traduttore per ottenere un micro traduttore simultaneo che vi dirà in tempo reale quello che vi sta raccontando il vostro interlocutore. Oggi le lingue disponibili sono quattro: francese, spagnolo, inglese e italiano. Tuttavia, presto il dispositivo sarà predisposto anche per l’arabo, l’hindi e il cinese.
Meta, l’impresa statunitense che gestisce diverse reti sociali, tra cui Facebook, ha lanciato, lo scorso agosto Seamless M4T. Quest’ultimo, un traduttore AI multimodale. Questo software è in grado di eseguire traduzioni da voce a testo, da voce a voce, da testo a voce e da testo a testo per un massimo di 100 lingue.
Il nuovo sistema di traduzione rientra nell’Universal Speech Translator Project, che nel 2022 aveva visto nascere il primo traduttore speech-to-speech per la lingua Hokkien, un idioma parlato nella Cina orientale che non ha un sistema di scrittura standard diffuso.
Allora, Mark Zuckerberg aveva presentato il progetto mostrandosi in una conversazione multilingua con un collaboratore di lingua Hokkien, in cui annunciava la nascita del primo sistema IA in grado di tradurre simultaneamente una lingua a partire dal parlato.
Bronisław Malinowski, antropologo polacco-britannico del XX secolo, ha lasciato un’impronta indelebile nel campo dell’antropologia con il suo approccio innovativo allo studio delle culture umane.
Tra le molte sfaccettature della sua metodologia, uno degli aspetti più significativi è stato il suo approfondito studio delle lingue all’interno delle comunità che ha esaminato.
La ricerca di Malinovski ha, in qualche modo, dimostrato che l’uomo è insostituibile per raggiungere una conoscenza più approfondita. Nonostante l’intelligenza artificiale e le varie tecnologie possano accelerare i flussi di lavoro e fornire suggerimenti di contenuto ben strutturati, è essenziale riconoscere la possibilità di errori, superficialità e irrilevanze.
Pertanto, è necessario non fare affidamento esclusivo su tali strumenti. Anche se possono agire come supporto, ad esempio, nella traduzione di frasi o parole, è fondamentale considerarli come mezzi ausiliari. Le macchine dovrebbero essere percepite come strumenti, simili a bastoni, pietre o jet supersonici, che ci consentono di raggiungere i nostri obiettivi, senza che esse prendano il sopravvento sull’uomo.
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