Il Piccolo Principe, il romanzo profondo e intuitivo che incanta tutti: lezioni di vita oltre le citazioni

Il Piccolo Principe, il romanzo profondo e intuitivo che incanta tutti: lezioni di vita oltre le citazioni

Ha fatto sognare ma anche riflettere intere generazioni, con la semplicità di poche parole che arrivano dritte al cuore. Il Piccolo Principe è indubbiamente una pietra miliare della letteratura, un testo che va letto e riletto infinite volte per coglierne tutte le sfumature.

“Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi”, per restare in tema e dirla con una delle citazioni più belle e note. Un fascino senza tempo per uno dei romanzi più celebri del XX secolo, addirittura secondo soltanto alla Bibbia per alcuni.

Il Piccolo Principe: profondo e intuitivo

Era il 6 aprile del 1943 quando Antoine de Saint Exupéry pubblicò il Piccolo Principe in una prima versione inglese, dedicata a Léon Werth, ebreo francese e suo caro amico. Sono anni difficili, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale e, proprio per questo, nel testo è forte la centralità dell’amore e il bisogno di ricordarlo al Mondo intero.

Profondo quanto intuitivo, il Piccolo Principe è capace di penetrare dentro ogni tipologia di lettore, adulti e bambini. Apprezzato dalla critica, è stato tradotto in 220 lingue (anche in siciliano!) e sono state vendute oltre 140 milioni di copie. Fonte di ispirazione per fumetti, cartoni animati, opere teatrali e quant’altro, ancora oggi resta uno dei libri più acquistati di sempre (soltanto in Italia 1-2 milioni di copie l’anno).

La trama del Piccolo Principe

Il Piccolo Principe narra la storia di un aviatore che, atterrato nel deserto del Sahara, viene “accolto” da un bambino dai capelli oro vestito come un principe, anche lui arrivato – un po’ per caso, un po’ per destino – dall’asteroide B612.

Proprio lì vive insieme a una rosa, di cui si prende cura, costantemente e senza sosta. Questa situazione però l’ha fatto soffrire molto, perché la “compagna di vita” ha sempre mostrato un carattere difficile. Soltanto la lontananza ha fatto aprire gli occhi al piccolo principe che ha compreso che tra loro c’era una profonda amicizia, soltanto che non si capivano.

“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”, scrive Antoine de Saint Exupéry proprio a voler sottolineare l‘importanza di dedicare del tempo alle persone che amiamo per capire quanto siano realmente importanti per noi.

“Mi disegni una pecora?”

Dall’incontro con l’aviatore e dall’insolita richiesta “Mi disegni una pecora?“, nasce un susseguirsi di racconti delle sue avventure in giro per lo spazio in cerca di nuovi amici. Personaggi curiosi e particolari conosciuti nei diversi pianeti in cui è approdato: dal Re solitario all’uomo d’affari che conta le stelle pensando che siano sue.



Ognuno ha una storia, una profonda morale, rappresenta uno stereotipo della società moderna e porta con sé un messaggio da non sottovalutare. Alla fine di ogni incontro, però, il piccolo principe è stupito dalla stranezza dei “grandi”: “I grandi non capiscono mai niente da soli ed è faticoso per i bambini star sempre lì a dargli delle spiegazioni“.

Le citazioni più belle del Piccolo Principe

Il romanzo è molto di più di un semplice “libro per bambini“: profonde lezioni di vita si celano, infatti, tra le righe. Quali sono le citazioni più belle? Ecco la nostra selezione, con una piccola spiegazione per facilitare nella comprensione.

  • Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi

La vera bellezza è proprio quella nascosta nei meandri dell’anima. Bisogna “spogliare” le persone delle proprie corazze, ascoltare e scavare a fondo per arrivare dritti al cuore. Le cose non immediate e i nostri segreti ci rendono unici. Mettersi a nudo davanti agli altri è un’operazione sicuramente complessa, ma ci rende vivi.

  • “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…Ci vogliono i riti”

Non è sempre vero che l’abitudine rovina i rapporti: certe consapevolezze, gli “appuntamenti fissi” ci fanno stare bene e ce ne accorgiamo solo quando è troppo tardi. Impariamo a dare valore all’attesa, alla felicità e sorprendiamoci ogni giorno, anche delle piccole cose, anche di quelle ormai date per “scontate”.

  • “In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino”

A volte, per trasmettere un’emozione, le parole sono superflue. Si rischia, infatti, di rovinare tutto, rompendo quel “filo sottile” che unisce e che, per sua natura, non ha bisogno di essere riempito con le parole. Fa più “rumore” il silenzio, in alcuni casi.

  • “Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta a farlo felice quando lo guarda”

L’unicità è una dote rara, far sentire qualcuno unico lo è ancor di più. Ognuno è fatto a modo proprio, non esiste un individuo uguale a un altro. Pertanto, è necessario cogliere tale importanza e dimostrarlo, per rendere davvero felice chi ci è accanto. Sapere di “possedere” l’unico esemplare di una rosa, rende quel fiore realmente prezioso e, di conseguenza, non potrà far altro che gioirne.

  • “Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle”

Come si dice, “le cose belle hanno il passo lento“: è proprio questo il senso della citazione del Piccolo Principe. Bisogna aspettare giornate no e sbalzi d’umore, per poter finalmente vedere tutta la bellezza di chi ci circonda. Amare i difetti è la vera conquista.