Giornata Mondiale della Televisione: tra passato, presente e futuro

MONDO – Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Televisione, istituita dall’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) nel 1996, in occasione del primo World Television Forum, che ebbe luogo a New York il 21 e 22 novembre di quell’anno.

Si celebra annualmente il 21 novembre, per ricordare quanto la TV sia importante e lo sia stata nel corso dei decenni, dall’epoca della sua invenzione fino ad ora, nel mondo contemporaneo.

La Giornata Mondiale della Televisione

Nel 1996, nel corso della prima “edizione”, ci fu l’opportunità di parlare di quanto la televisione si stesse sviluppando, progredendo sempre di più e diventando quasi fondamentale nella vita quotidiana.

Infatti, la TV stava occupando uno spazio rilevante in quel periodo, sia a livello culturale e comunicativo, per diffondere e divulgare in maniera rapida e collettiva le informazioni, che come intrattenimento, divenendo ben presto un mezzo, ma soprattutto un vero e proprio simbolo di comunicazione globale, in grado anche di influenzare l’opinione pubblica e le decisioni basilari.

Venne riconosciuta la sua crescente importanza, in un mondo in continua evoluzione, motivo per cui, secondo l’Assemblea Generale dell’ONU, ha ritenuto opportuno indire una giornata dedicata interamente alla televisione.

In passato

Nonostante negli anni ’90 non tutti stavano accogliendo positivamente il cambiamento e l’importanza che stava man mano assumendo il medium televisivo, bisognava però ammettere che quest’ultimo rivestiva un ruolo di grande spessore sociale, inteso non più soltanto come una banale “scatola” da posizionare nelle proprie case, bensì in qualità di strumento per educare, comprendere e istruire la popolazione.

Le origini

Infatti, poco dopo la nascita della televisione, avvenuta nel 1929 grazie al 21enne statunitense Philo Taylor Farnsworth (inventore nel 1927 della prima televisione elettronica), si notò quasi subito un incremento dell’alfabetizzazione.

L’innovazione stava proprio nel metodo utilizzato che, rispetto al sistema televisivo meccanico, possedeva una struttura capace di catturare le immagini in movimento, senza bisogno di avvalersi del supporto fisico (la pellicola), ma tramite un fascio di elettroni.

La TV oggi

Attualmente, nel periodo in cui viviamo, la TV continua a ricoprire una funzione rilevante, essendo la principale fonte di consumo e distribuzione di video. Infatti, sebbene le persone creino, pubblichino e visionino contenuti usufruendo di altre piattaforme, il numero di famiglie in tutto il mondo dotate di televisori è in perenne aumento. Un dato, quest’ultimo, di grande importanza.

L’innovazione

Inoltre, la televisione non è più solo un canale unidirezionale per i contenuti trasmessi e via cavo, in quando i televisori moderni offrono un’ampia gamma di contenuti multimediali e interattivi, come video in streaming, musica e navigazione su Internet.

Pertanto, nonostante il continuo mutamento di cui facciamo parte, e il subentrare di mezzi tecnologici sempre più all’avanguardia, la TV rimane ancora lo strumento principale di comunicazione di massa.

L’obiettivo della Giornata Mondiale della Televisione

Oggi, la Giornata Mondiale della Televisione, vuole ricordare come la TV, specialmente negli ultimi decenni, sia un simbolo di connessione all’interno di ciascuna comunità, nonché di globalizzazione.

La televisione infatti, viene vista ancora oggi, come nel secolo scorso, simbolo di unione per le varie famiglie, che sedendosi attorno e davanti a quella “scatola”, potevano ritagliarsi qualche ora di svago e in compagnia, scambiando interazioni riguardo ai programmi.

Il tema del 2024

Il tema centrale di quest’anno è quello di impegnarsi a rendere la TV accessibile e alla portata di tutti, compresi coloro che hanno delle limitazioni sensoriali. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), afferma che circa il 20% della popolazione del pianeta ha problemi di udito, mentre il 29% ha difficoltà visive. La televisione deve ricordarsi di loro e produrre contenuti fruibili da chiunque, che possano raggiungere più persone, “abbattendo le barriere” e superando eventuali “limiti”.

L’anniversario: 70 anni di televisione e 100 di radio

Inoltre, sempre quest’anno, si celebrano settant’anni di televisione e cento di radio, due strumenti che hanno portato un grande valore aggiunto alla società, senza soppiantarsi l’un l’altro, ma sussistendo contemporaneamente per sopperire alle diverse esigenze del pubblico.

Recentemente proprio in TV, per l’esattezza la sera del 6 ottobre, attraverso uno spettacolo-evento condotto da Carlo Conti, è stato realizzato un vero e proprio excursus di radio e televisione, celebrandone l’anniversario e menzionando alcuni momenti salienti, ma in particolar modo, sottolineando l’importanza che hanno avuto nel corso dell’ultimo secolo.

La mostra al MAXXI di Roma

In più, il Museo MAXXI di Roma sta ospitando la mostra “70 anni di Televisione, 100 anni di Radio“, un racconto del nostro Paese mediante la storia del Servizio Pubblico radiotelevisivo.

Infatti, in questi cento anni, dal 1924 ad oggi, la comunicazione radiotelevisiva ha stabilito un ruolo chiave nella creazione dell’identità nazionale e nell’evoluzione culturale del Paese. Entrambe sono entrate nelle case degli italiani, portando con sé intrattenimento, cultura, informazione, sport e divulgazione scientifica, riflettendo i cambiamenti sociali principali.

L’esposizione

La mostra rappresenta un percorso storico in cui vengono ripresi gli avvenimenti più rilevanti del nostro Paese e le modalità in cui sono stati raccontati agli italiani. Ogni decennio sarà rivisto tramite un filmato che ne ripercorrerà i momenti più rivelanti.

Nella parte iniziale della mostra, vi è un’area piena di emozioni e ricordi, in cui la storia della TV e della radio diventa interattiva, grazie alle installazioni del Museo della Radio e della Televisione Rai. Infatti, due consolle multimediali permettono l’attivazione di alcune radio e TV d’epoca, mediante le quali si potranno ascoltare e visionare, a propria scelta, contenuti relativi ai momenti cardine di ben quarant’anni di storia del Paese, ad esempio, come il primo e storico annuncio radiofonico del 6 ottobre 1924.

L’excursus

Il percorso espositivo si svolge tra materiali audiovisivi, cartacei, fotografici, apparecchiature d’epoca, costumi, sale interattive ed allestimenti di set, insieme ad opere d’arte rilevanti, appartenenti alla collezione Rai.

L’esposizione proietta gli spettatori in un viaggio, che si sviluppa fra il passato, il presente e il futuro, offrendo un’esperienziale unica. Inoltre, rende protagonisti anche argomenti attuali, come l’Intelligenza Artificiale applicata al tema dell’ideazione e della produzione di prodotti audiovisivi.

Info e dettagli

La mostra rimarrà in esposizione fino al 3 dicembre 2024, quindi sono rimaste a disposizione le ultime settimane per visitarla. L’ingresso è gratuito.

Fabiola Laviano

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Fabiola Laviano
Tag: 70 anni di Televisione e 100 anni di Radio Evidenza Giornata Mondiale della Televisione settant'anni di televisione e cento di radio

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