MONDO – Quel “maybe“, quel maledetto e forzatissimo,”forse” è finalmente uscito, dopo quasi due decenni, dalle bocche dei Gallagher più famosi del mondo.
Frangetta disordinata, monociglio iconico, l’ Adidas, un Manchester City ancora classificato come la “seconda e anche brutta sorella”. Questo e troppo altro ancora sono stati e torneranno ad essere gli Oasis pronti ad una delle reunion più attese di sempre.
A esattamente 15 anni dal litigio nel backstage del Rock En Seine che mise fine definitivamente alla carriera della band di Manchester, i fratelli Gallagher torneranno insieme per una serie di date nel 2025.
La “pace” tra i due era ormai sepolta tra voci e rumors in un vero e proprio cimitero mitologico destinato a riposare in eterno. Ma contro ogni aspettativa, o forse solo grazie alla giusta moneta, la tomba degli Oasis è stata profanata, gli scheletri dei Gallagher hanno ripreso vita: i fan sono semplicemente impazziti.
La chiave magica, come abbiamo anticipato, sembrano essere i 60 milioni di sterline a testa che Liam e Noel incasseranno durante il tour.
Gli Oasis suoneranno a Manchester, Londra, Dublino, Edinburgo e Cardiff nell’estate del 2025 ma non è da escludere il vociferato slot da headliner al festival di Glastonbury.
Queste sarebbero le uniche tappe annunciate dalla band ma, a quanto sembra, un tour di portata mondiale sarebbe pronto a partire subito dopo il “comeback” inglese.
Ecco tutti i live degli Oasis nel 2025:
Luglio 2025
4 – Cardiff, Principality Stadium
5 – Cardiff, Principality Stadium
11 – Manchester, Heaton Park
12 – Manchester, Heaton Park
19 – Manchester, Heaton Park
20 – Manchester, Heaton Park
25 – London, Wembley Stadium
26 – London, Wembley Stadium
Agosto 2025
2 – London, Wembley Stadium
3 – London, Wembley Stadium
8 – Edinburgh, Scottish Gas Murrayfield Stadium
9 – Edinburgh, Scottish Gas Murrayfield Stadium
16- Dublin, Croke Park
17 – Dublin, Croke Park
Sono stati 15 anni di continue frecciatine, retroscena e strade apparentemente spezzate, ma si sa “a volte certi amori finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano“.
E cosi è stato per Liam e Noel, il primo ormai legato ad un rock classico in linea con lo stile della band, mentre il secondo gettatosi nella avventura con i suoi High Flying Birds.
Un tiro e molla di ironici, ma forse neanche troppo, suggestioni che schiacciavano l’occhio alla Reunion, raggiungendo una perfetta scelta di tempo per far coincidere l’annuncio del tour che celebra i 30 anni di (What’s The Story) Morning Glory? con la settimana in cui si festeggiano i 30 anni i Definitely Maybe, l’esordio discografico degli Oasis, e i 15 anni dal famoso litigio nel backstage del Rock En Seine di Parigi che pose una enorme pietra sulla band.
“Liam esce dal camerino e, mentre esce, prende una prugna, la lancia verso di me e si schianta contro il muro del camerino. Una parte di me desidera che sia finita così, una prugna contro una prugna e così finiscono gli Oasis“, su queste tragicomiche dichiarazioni, Noel Gallagher ha inciso la lapide della band, datata 28 agosto 2009.
La storia la sappiamo già, passano 15 anni, qualche punzecchiata e pace fatta; ma com’era il mondo prima di quella maledetta prugna sferrata in quel di Parigi da un, non esattamente sobrio, Liam?
Cominciamo proprio dal Manchester City, squadra del cuore dei due e simbolo per certi versi della “Manchester ribelle” che si allontana dalle luccicanti e borghesi vittorie dei cugini Rossi, preferendo lottare, tra una tibia e l’altra, nei peggiori campi e nei miglior pub inglesi.
Da qua al 2009, quei ribelli in maglia blu hanno subito una profonda e quasi triste trasformazione, asfaltando i rivali dello United con litri di decadente petrolio e infinite sterline.
Pensate però che l’ultima volta che gli Oasis scesero in campo, la oggi potenza mondiale del Manchester City arrivava decimo in campionato e nessuno batteva occhio.
Stesso anno, un altro pezzo di storia: a dodici anni dallo strepitoso successo di Titanic, James Cameron porta nelle sale cinematografiche un altro kolossal destinato a fare scuola: Avatar.
Otto giorni prima del divorzio britannico, durante i Mondiali di atletica leggera di Berlino, il grande campione Usain Bolt stabilisce il record mondiale sui 200 metri: 19″19.
Il 22 ottobre entra in commercio Windows 7, il sistema operativo di Microsoft che da lì a poco avrebbe rivoluzionato i pc.
Il 2009 fu un anno da lutto per la musica e la cultura pop, poiché proprio in quell’anno ci lasciò forse la star per eccellenza: Michael Jackson, morto per arresto cardiaco il 25 giugno.
Insomma tanto, tantissimo è cambiato in 15 anni, anni senza avere visto più insieme quei dannatamente bravi e spocchiosi inglesi, anni senza urlare a squarciagola “Wonderwall“, anni che forse questo tour, anche in minima parte, riuscirà a restituire al mondo.
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