MONDO – Oggi, 5 aprile 2021, ricorre la cosiddetta Pasquetta, il giorno dopo la Pasqua che, secondo la tradizione cristiana cattolica, ricorda l’incontro dell’angelo con le donne giunte al Sepolcro. Si tratta di una festa meno sentita rispetto alla Pasqua dai cristiani, che piano piano si è trasformata in un semplice giorno di vacanza in più per studenti e lavoratori, perfetto per organizzare scampagnate e mangiate tra amici.
Un’esperienza che non è possibile fare quest’anno a causa delle restrizioni anti Covid. Quest’oggi, però, l’attenzione da dedicare alla ricorrenza potrebbe coprire alcuni eventi importanti capitati nella storia durante i precedenti 5 aprile. Ecco cosa accadde oggi, 5 aprile, negli anni addietro.
Il 5 aprile del 1994, almeno secondo le versioni ufficiali, Kurt Cobain, leader e chitarrista del gruppo grunge dei Nirvana, si sarebbe sparato un colpo di fucile a pompa alla testa. Il suo corpo è stato trovato l’8 aprile, da Gary Smith, un elettricista. Fu un duro colpo soprattutto per i fan, dato che i Nirvana erano uno dei gruppi più seguiti dell’epoca e Cobain era considerato il re del grunge. In tutto il mondo, dopo la diffusione della notizia, furono migliaia su migliaia i raduni e le commemorazioni organizzate in suo onore, così come i cosiddetti suicidi di emulazione.
Alcuni dei suoi fan più “accesi”, infatti, si sarebbero tolti la vita per emulare il gesto del loro idolo. Fu forse anche per questo che venne proposta una versione alternativa per spiegare la morte di Cobain, l’omicidio. Ma dietro il decesso del leader dei Nirvana ci sarebbero tanti altri misteri non ancora risolti, a partire dal rapporto con la moglie Courtney Love, giudicata secondo diverse teorie e anche dal padre e dall’investigatore Tom Grant, come un’arrampicatrice sociale, nonché una donna incline alla violenza.
Ovviamente non si hanno conferme ufficiali delle accuse, ma sono diversi i sostenitori della teoria dell’omicidio piuttosto che del suicidio del celeberrimo chitarrista. Ucciso o meno, il 5 aprile del 1994 la storia della musica e in particolare del genere grunge è cambiata per sempre. I Nirvana, infatti, dopo la morte del loro frontman dissero addio al mondo della musica e si sciolsero immediatamente.
Il 5 aprile sembra essere una data fondamentale per gli amanti della musica. Dopo la tragica storia di Cobain si torna ancora più indietro nel tempo per ammirare la prima esecuzione di un pezzo di uno dei più grandi geni della storia della musica e, in particolare, della musica classica. Vienna, 5 aprile 1803, al Theater an der Wien va in scena la prima esecuzione della Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 di Ludwig van Beethoven, composta fra il 1800 e il 1802. Lo stesso compositore diresse la performance.
Il manoscritto originale dell’opera è stato perduto. La sinfonia venne dedicata al principe Karl Lichnowsky e rappresenta un passaggio molto importante nella vita dell’artista. Beethoven, infatti, in quegli anni scoprì di avere una malattia che l’avrebbe portato alla totale sordità. Un duro colpo nella vita di un musicista, che segnò irrimediabilmente le composizioni del genio musicale tedesco. I contrasti melodici presenti all’interno della Sinfonia, secondo le interpretazioni più illustri, rappresenterebbero proprio la sofferenza di Beethoven, immerso nelle sue cupe tensioni.
Oscar Wilde è stato uno dei più grandi scrittori, poeti e aforisti della storia. L’irlandese visse durante l’età vittoriana ed è stato uno dei massimi esponenti del decadentismo e dell’estetismo britannico. Uno scrittore che ha sempre guardato avanti, complice anche la moderata e perbenista società vittoriana, ma che forse era troppo avanti per l’epoca.
Era infatti un omosessuale che, a causa soprattutto del fatale amore con Alfred Douglas, detto Bosie, facente parte dell’aristocrazia irlandese, e dei successivi contrasti con il padre di quest’ultimo, il marchese Queensberry, fu condannato a due anni di lavori forzati nel duro carcere di Reading proprio il 5 aprile del 1895 con l’accusa di “gross public indecency“, atti osceni o sodomia, fondamentalmente a causa della sua omosessualità dichiarata.
Dopo la condanna anche il pubblico divenne ostile a Wilde. Furono tolti i cartelloni pubblicitari recanti il suo nome, le sue rappresentazioni teatrali vennero sospese e fu persino vietata la vendita delle sue foto. In carcere si racconta che lo scrittore perse quasi dieci chili, lavorando 6 ore al giorno a un mulino a ruota.
Questi sono alcuni degli eventi accaduti nei 5 aprile della storia. Si tratta probabilmente dei più importanti e degni di nota, soprattutto per risvegliare le curiosità storiche di chi legge.
Immagine di repertorio
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