Il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale di Teheran ha dichiarato che l’attacco dell’Iran contro Israele è stata una risposta all’attacco sionista contro il consolato iraniano a Damasco ed è stata considerata come una misura punitiva minima per garantire gli interessi nazionali e la sicurezza, in conformità con i principi dell’ONU.
L’Iran ha specificato che il suo obiettivo erano esclusivamente le basi militari israeliane e non sono previste ulteriori azioni militari contro il regime. Il Consiglio ha inoltre affermato che Israele ha superato le “linee rosse” e che, in caso di escalation ulteriore, ci saranno conseguenze dieci volte più forti.
L’ambasciatore israeliano presso l’ONU, Erdan, ha paragonato il regime iraniano al Terzo Reich e l’ayatollah Khamanei ad Hitler, esortando il Consiglio di Sicurezza a imporre “tutte le sanzioni possibili” contro l’Iran.
Dall’altra parte, l’ambasciatore iraniano all’ONU, Saed Iravani, ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza che l’Iran non ha intenzione di avviare un conflitto con gli Stati Uniti nella regione. Tuttavia, ha sottolineato che se gli Stati Uniti dovessero intraprendere operazioni militari, l’Iran utilizzerà il suo diritto a rispondere in modo proporzionato.
Intanto oggi le scuole in Israele riaprono i battenti. Lo ha confermato l’esercito israeliano dopo la chiusura dovuta al massiccio attacco missilistico da parte dell’Iran avvenuto ieri.
Dopo un’attenta valutazione della situazione, è stata presa la decisione di riprendere le attività didattiche in tutto il Paese, seppur con alcune “restrizioni” nelle zone vicine al confine con il Libano e nelle città prossime alla Striscia di Gaza, ha annunciato il portavoce dell’esercito Daniel Hagari.
Israele aveva precedentemente annunciato la chiusura delle scuole per due giorni e restrizioni sui raduni.
La Francia ha presentato il suo “piano B” nel caso in cui sorgessero gravi minacce per la sicurezza durante la cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi 2024. Se vi fosse una “minaccia“, la cerimonia prevista per il 26 luglio lungo la Senna sarebbe “limitata al Trocadero” oppure si svolgerebbe “allo Stade de France“.
Il presidente francese Macron, durante un’intervista, ha espresso la speranza di una “tregua olimpica” che possa sospendere i conflitti nella Striscia di Gaza e in Ucraina. Ha anche dichiarato di voler chiedere al presidente cinese Xi Jinping il suo aiuto per raggiungere tale obiettivo.
“I droni utilizzati contro Israele sono gli stessi impiegati in Ucraina, quindi è troppo presto per parlare di de-escalation“, ha dichiarato l’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, a Sky Tg24. Il diplomatico non ha rivelato se Israele avrebbe un eventuale attacco di risposta: “Non lo so, e non credo sia una buona idea dire ai nostri nemici cosa faremo“.
“Il mio Paese è stato attaccato da centinaia di missili e droni (…). Fino a quando non troveremo un modo per fermare l’Iran, il rischio di un’escalation nella regione rimarrà alto“.
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