Migranti, tumulata al cimitero di Lipari la salma della donna senza nome recuperata di fronte alle Eolie

Migranti, tumulata al cimitero di Lipari la salma della donna senza nome recuperata di fronte alle Eolie

LIPARI La donna senza nome, presumibilmente una migrante, ritrovata il 27 marzo 2018 sul bagnasciuga della spiaggia di Valle muria – Quattrocchi a Lipari, riposerà per sempre nel cimitero di Pianoconte, proprio di fronte al mare dove fu ritrovata. Oggi, su disposizione dell’amministrazione comunale, la salma è stata tumulata in un loculo. La cerimonia di sepoltura è stata presieduta dal sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, il vice Saverio Merlino e l’assessore Cristina Roccella. Don Lio Raffaele ha benedetto la salma. Dopo il ritrovamento, la salma in avanzato stato di decomposizione è stata trasferita a Barcellona Pozzo di Gotto su disposizione della Procura della Repubblica per gli accertamenti necessari e nella speranza che potesse essere identificata. L’altro ieri è stata riportata a Lipari. Al momento del ritrovamento, la donna, di età compresa tra i 35 e i 40 anni e di carnagione chiara, indossava dei pantaloni a pois, una giacca a vento scura, degli stivaletti in pelle e un giubbotto di galleggiamento.

L’ultimo naufragio davanti alle coste siciliane

Un incidente dell’11 marzo riguarda un gruppo di migranti che ha subito un naufragio, con un bilancio di 30 persone disperse e 17 salvate. 47 migranti a bordo di un barcone alla deriva sono stati segnalati in difficoltà nelle acque Sar libiche. Alarm Phone ha ricevuto la richiesta di aiuto e ha contattato le autorità competenti per il soccorso marittimo. Il barcone è stato individuato in area Sar libica, ma il mercantile Basilis L, chiamato in aiuto, non è riuscito a soccorrere i migranti a causa delle avverse condizioni meteorologiche.

Le autorità libiche, a loro volta, hanno chiesto il supporto del Centro Nazionale di coordinamento del soccorso marittimo di Roma, che ha inviato un messaggio di emergenza a tutte le navi in transito. Quattro mercantili sono arrivati sul luogo, ma durante le operazioni di trasbordo sulla motonave Froland, il barcone si è capovolto, causando la caduta in acqua di circa 30 persone, mentre 17 sono state salvate, di cui due ferite che sono state portate a Malta. Le operazioni di ricerca dei dispersi sono state avviate con l’ausilio di mercantili e aerei Frontex. L’epilogo è stato tragico per una vicenda che si è consumata in sole 24 ore. Secondo alcune Ong, i migranti erano subito in difficoltà e presi dal panico, mentre Alarm Phone ha criticato le autorità italiane per il ritardo nell’intervento di soccorso. La notizia del naufragio ha acceso il dibattito politico, con il ministro degli Esteri che ha difeso l’impegno delle autorità italiane nel soccorso in mare, mentre le opposizioni hanno criticato la situazione.