Migranti, trasferite a Porto Empedocle 4 bare: tra queste c’è quella di un bambino

Migranti, trasferite a Porto Empedocle 4 bare: tra queste c’è quella di un bambino

LAMPEDUSA – La Prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di quattro salme, compresa quella di un bambino, dalla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana di Lampedusa ad Agrigento.

Le salme sono state imbarcate sul traghetto di linea la cui destinazione finale è Porto Empedocle. La cerimonia di addio verrà tenuta nella chiesa Santa Rosa del Villaggio Mosè e due delle bare verranno tumulate oggi al cimitero di Comitini, una ad Agrigento e un’altra a Joppolo Giancaxio.

Il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, ha ringraziato i suoi colleghi per la disponibilità e ha menzionato la difficoltà nel trovare sepolture, ma ha affermato che i sindaci della provincia non lo lasciano solo.

Sbarco migranti a Lampedusa

Sono 110 i migranti giunti a Lampedusa (Agrigento) su tre imbarcazioni un paio di giorni fa.

L’hotspot di contrada Imbriacola ha registrato così un aumento significativo.

Questi migranti provengono da paesi come GuineaMaliCosta d’AvorioLiberiaCamerunSenegal e Burkina Faso.

La Guardia Costiera ha soccorso gli ultimi tre barchini che erano partiti da Sfax, in Tunisia.

Una donna che era stata trovata in mare aperto con un salvagente è stata trasferita all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento in elisoccorso. La donna è in grave stato di choc e ipotermia.

La tragedia in mare 

La morte del neonato di 4 mesi e degli altri migranti è stata causata da un incidente avvenuto a bordo di un barcone soccorso dalla Guardia Costiera vicino alle acque maltesi.

Il piccolo è caduto in mare insieme alla madre, che ha perso i sensi, mentre un altro migrante è accidentalmente finito in acqua svenendo sul parapetto del barcone.

La Procura di Agrigento ha esaminato i 41 superstiti del barcone e ha scoperto che la madre non ha gettato il bambino in mare, ma è morta e il neonato è caduto in acqua annegando.

I superstiti hanno dichiarato di essere senza cibo e acqua da giorni e di aver bevuto persino l’acqua del mare.

L’autopsia sugli otto cadaveri è stata ordinata dalla Procura e verrà eseguita all’ospedale di Agrigento.

Aperta una inchiesta, le parole delle Autorità

La Procura, coordinata Salvatore Vella, ha avviato un’indagine su ignoti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte come conseguenza di un altro reato e ha ordinato l’autopsia sugli otto corpi.

Attualmente i feretri si trovano nella piccola camera mortuaria del cimitero di Lampedusa, dove ne erano già stati posizionati altri 4 la settimana scorsa. Il parroco di LampedusaDon Carmelo Rizzo, afferma che “è fondamentale che le istituzioni prestino attenzione a questa terra. Nella camera mortuaria ci sono 12 feretri, ammassati uno sull’altro, sembra che nessuno se ne interessi e che non accada nulla“.

Il sindaco Filippo Mannino condivide questa posizione: “Non abbiamo più risorse, personale o forze per far fronte a questa emergenza senza fine. Roma deve smettere di usare Lampedusa come pretesto per la discordia e prendere decisioni immediate. Il Comune non è in grado di gestire questa situazione. Se Roma continuerà a promettere senza agire, ci rivolgeremo a Bruxelles per ottenere risultati concreti“. Il sindaco ringrazia la Capitaneria e la Guardia di Finanza per il loro lavoro incessante e salva-vita.