MESSINA – Come all’andata, anche al “Purificato” di Fondi termina con il risultato di 1-1 una bella partita tra due squadre di metà classifica che avvicinano così entrambe l’obiettivo della salvezza e divertono i loro rispettivi tifosi.
Lucarelli schiera un 4-4-3 con Berardi in porta, De Vito, Maccarrone, Bruno e Palumbo in difesa, Sanseverino, Mancini e Da Silva a centrocampo e in avanti il trio composto da Milinkovic, Ventola e Ciccone. Pochesci risponde in modo speculare con Baiocco in porta, Galasso, Signorini, Marino e Squillace in difesa, Varone, De Martino e D’Angelo a centrocampo, Giannone, Gambino e Calderini in attacco. Arbitra il signor Luca Zufferli di Udine.
Il Fondi batte il calcio d’inizio e a freddo sblocca il risultato: cross di Calderini in area per Giannone che con un sinistro non sbaglia una sorta di rigore in movimento. 1-0. Il gol subito però non abbatte gli ospiti che all’8′ sfiorano il pareggio con Da Silva che ci prova in mischia, ma l’azione viene fermata da direttore di gara per fallo in attacco su Marino. All’11’ l’arbitro fischia un calcio di rigore per il Messina: cross di Milinkovic in area per Ciccone che viene fermato in modo duro da Squillace che viene anche espulso. Padroni di casa in 10. Sul dischetto va Milnkovic che non sbaglia. 1-1. Al 16 gli universitari provano a farsi vivi con Calderini che però tira troppo debolmente e la palla va sul fondo. Al 18′ Pochesci è costretto a effettuare il primo cambio: Pompei prende il posto di D’Angelo. Dopo una serie di batti e ribatti al 23′ primo giallo del match. Ne fa le spese Maccarrone per fallo tattico su Calderini. Due minuti dopo Da Silva prova una sventagliata di destro in area e la palla sfiora l’incrocio dei pali. Al 27′ Giannone ruba palla a Palumbo e tira non centrando per poco la porta. Il Messina prova ad approfittare dell’uomo in più con i tre li davanti, ma Baiocco fa buona guardia. Al 40′ vengono ammoniti Signorini per fallo su Milinkovic e Galasso per proteste. Tre minuti più tardi però si rifà vivo il Fondi con Giannone che di potenza lambisce il palo con Berardi ormai fuori causa e una successiva deviazione manda la palla in corner. Sugli sviluppi Maccarrone spazza in mischia. Il primo tempo termina con il punteggio di parità.
La seconda frazione di gioco inizia con gli stessi 22 della prima. I peloritani, forti della superiorità, tentano in tutti i modi di colpire, ma la retroguardia laziale si oppone sempre con lucidità. I padroni di casa si affidano a sporadici contropiedi. Al 56′ secondo cambio per il Fondi: esce Giannone ed entra Tommaselli. Il minuto dopo è il Fondi a sfiorare la marcatura con Gambino che approfitta di una dormita della difesa peloritana e tira una gran botta che Berardi con un intervento plastico riesce a respingere. Lucarelli opera il primo cambio, togliendo Ventola e inserendo Grifoni. Al 64′ Da Silva ci prova in due tempi, prima dalla distanza con Baiocco che respinge in volo e poi con un tiro centrale, anch’esso bloccato dall’estremo difensore universitario. Due minuti dopo ci prova Mancini che indirizza la sfera sul primo palo e sfiora ancora il gol. Lo stesso Mancini si becca subito dopo l’ammonizione per un fallo tattico a centrocampo. Al 70′ secondo cambio per gli ospiti con Madonia che prende il posto di Ciccone. Tre minuti dopo ultimo cambio per il Fondi: fuori Gambino, dentro Addessi. Al 76′ contropiede dei padroni di casa, cross di Pompei per Varone, ma su di lui si avventa Berardi in uscita che devia in corner. Lo scontro crea qualche problema al portiere del Messina che però, dopo l’intervento dei sanitari, si ristabilisce e torna in campo. Gli ospiti continuano a fare la partita, ma senza pungere. All’82’ esaurisce i cambi anche Lucarelli: fuori Sanseverino, dentro Foresta. Nei minuti di recupero viene ammonito De Vito per fallo su Calderini lanciato a rete. Al triplice fischio tra Fondi e Messina è 1-1.
È successo tutto nel primo quarto d’ora di gara con un botta e risposta tra due formazioni che si apprestano a chiudere il campionato con un bel gioco. Il Fondi comunque grazie a questo risultato mantiene i tre punti di vantaggio proprio sui peloritani.