TAORMINA – La prima TaoClass della sessantunesima edizione del Taormina Film Festival ha visto protagonista Claudio Bisio. Il comico, attore e cabarettista, ha svegliato Taormina tra le risate e i flash dei selfie che i giovani accorsi a vederlo hanno cercato di conquistare destreggiandosi tra la folla. Presentato da Tiziana Rocca, padrona di casa della kermesse taorminese, Bisio ha intrattenuto gli ospiti rispondendo alle domande di due tra i membri del comitato artistico di questa edizione.
Il look informale dell’attore, in jeans e camicia bianca, lo ha avvicinato ancor di più al pubblico felice di incontrarlo per carpire qualche aneddoto della sua carriera ‘confidenzialmente’ svelato dall’attore tra una domanda della stampa in sala e un’analisi più accurata da parte dei due intervistatori.
Trent’anni di carriera, dal Piccolo Teatro al palco di Zelig, probabilmente determinati dall’incontro con Gabriele Salvatores, Risi e Monicelli, che hanno dato a Bisio l’imprinting artistico che oggi lo distingue nel panorama attoriale comico italiano e lo elegge uno degli attori più amati dal pubblico, al cinema come sul piccolo schermo. Brizzi, Miniero, Lucini e Manfredonia i registi con cui il feeling è più forte. Così ha dichiarato Bisio interrogato in sala, e ha continuato: “Ho provato a fare scelte più tortuose nella mia vita: non ho mai amato i sequel e ho sempre scelto strade diverse non pensando sempre e solo al box office ma alla bontà del copione. Non a caso ho scelto anche di fare un dramma, nonostante dal pubblico non sia stato molto apprezzato. Sono felice di averlo fatto“.
Dall’Oscar vinto con Mediterraneo all’esperienza televisiva con Mai Dire Goal, l’esaltante teatro di Zelig e Italia’s Got Talent, che lo vedrà protagonista anche nella futura edizione: Bisio ha ripercorso la sua scalata verso la popolarità, vissuta però con moderazione e quella lucidità che guida le sue scelte per non lasciarsi ingabbiare in una classificazione artistica stringente che ne limiterebbe il potenziale istrionico. Teatro, televisione e cinema nei racconti dell’attore. E proprio al teatro tornerà in autunno con Father and son di Michele Serra, senza dimenticare la fortunata prova interpretativa che lo ha impegnato già svariate volte nel doppiaggio: la prossima fatica lo vedrà tra le voci dei protagonisti di Transylvania 2. Un eclettico, Bisio, che non rinuncia anche alla scrittura ed è già alla stesura del suo terzo libro.
Alessia Di Raimondo