MESSINA – Nuovo successo per la ricerca made in Italy. Quasi a dispetto delle poche risorse investite, l’Università di Messina ed un gruppo di scienziati hanno portato avanti uno studio sulle cellule immunitarie le quali, piuttosto che difenderci dai tumori, favoriscono lo sviluppo del cancro ai polmoni.
Lo studio è stato finanziato dall’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro (Airc), ed è stato pubblicato sul prestigioso Journal of the National Cancer Institute (Jnci), la più nota rivista internazionale di oncologia medica.
Ecco cosa è stato scoperto nello specifico.
Le “Tink”, questo il nome che hanno dato sono un sotto-gruppo delle cellule natural killers che hanno il compito di riconoscere in maniera spontanea i tumori, per poi eliminarli.
I ricercatori, però, hanno scoperto che i tumori e il microambiente che li circonda «sono in grado di ri-programmare queste cellule, in modo da favorire la propria crescita attraverso l’induzione dell’angiogenesi»: in poche parole costringono il corpo a sintetizzare nuovi vasi sanguigni, che nutrono il cancro e lo fanno crescere.
Si tratta di una scoperta che dà lustro alla ricerca italiana che, in questo caso, si è avvalsa di un prestigioso team. Al fianco del professor Guido Ferlazzo, dell’ateneo messinese, hanno lavorato: l’Irccs MultiMedica, guidato da Douglas Noonan e Adriana Albini, direttore scientifico della Fondazione MultiMedica e direttore del Dipartimento Ricerca Statistica Irccs “Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia”, l’Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, in collaborazione con l’Università dell’Insubria e l’Ospedale di Circolo-Fondazione Macchi.
Ma la ricerca anche nel settore oncologico non si ferma qui. Lo studio prosegue su altri tipi di tumori: colon-retto, seno e mieloma multiplo. Studiare queste cellule significa cercare di capire in che modo la combinazione di farmaci innovativi possa ripristinare la loro normale funzione.