Concluso il primo convegno nazionale sugli Alberi Monumentali

Concluso il primo convegno nazionale sugli Alberi Monumentali

SANT’AGATA MILITELLO – Si sono conclusi i lavori del primo convegno nazionale sugli Alberi Monumentali svoltosi nei territori del Parco dei Nebrodi e delle Madonie.

È ancora vivo l’entusiasmo dei numerosi studiosi e tecnici del settore, sopraggiunti da varie parti d’Italia, di fronte agli straordinari monumenti vegetali che caratterizzano i paesaggi dell’isola. Il convegno, svoltosi all’indomani dei numerosi incendi che hanno messo a ferro e fuoco la Sicilia mandando in fumo circa 5.600 ettari di bosco e macchia mediterranea, è stato aperto da Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi e di Federparchi Sicilia che, nella cornice di Palazzo Trabia a Santo Stefano di Camastra, ha invitato i presenti a osservare un minuto di silenzio per ricordare il grave scempio ambientale subito e ha sottolineato che “gli alberi monumentali e la biodiversità di cui è piena la Sicilia e che il mondo intero ci invidia, non sarà mai patrimonio della gentaglia che la brucia ma del futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno, sicuri di vincere insieme la partita nel nome dell’Ambiente, dello Sviluppo e della Legalità”.

La giornata sui Nebrodi ha visto quindi i saluti istituzionali del sindaco, Francesco Re, del prof. Paolo Inglese, in rappresentanza del Rettore dell’Università di Palermo e di. Guido Carpani, capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente. Sono seguite le sessioni tematiche coordinate dai proff. Rosario Schicchi e Giuseppe Barbera del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali di Palermo in cui sono state analizzate le diverse problematiche relative alla conoscenza, conservazione e valorizzazione degli alberi monumentali. Particolare attenzione è stata riservata allo stato di attuazione della legge 10/2013 e alle criticità riscontrate nella sua applicazione.

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La seconda parte del convegno si è tenuta invece a Castelbuono nei locali del Museo Naturalistico Francesco Minà Palumbo. A salutare i partecipanti il sindaco della cittadina madonita, Antonio Tumminello, il presidente del Parco, Angelo Pizzuto, il senatore Bartolo Fazio dell’Istituto Idimed e il presidente Antoci. Sono seguite due tavole rotonde coordinate rispettivamente da Giampiero Sammuri, presidente nazionale di Federparchi e Francesca Cerami, direttore Idimed.

Le conclusioni sono state affidate all’on. Mariella Maggio, presidente della Comm. Ambiente e Territorio della Regione Siciliana. Nelle mattinate di sabato e di domenica, i partecipanti, guidati dal prof. Schicchi, hanno avuto la possibilità di toccare con mano gli antichissimi olivi monumentali di Pettineo (Nebrodi), e gli agrifogli giganti di Piano Pomo (Madonie) dove, grazie ad un particolare fenomeno naturale noto come “innesto per approssimazione”, i fusti di diversi individui vicini si uniscono assumendo forme e dimensioni inusuali.

Gli alberi monumentali – spiega  Schicchi – rappresentano un patrimonio di inestimabile valore storico, culturale, paesaggistico e scientifico per i quali è necessario predisporre appositi interventi di conservazione e di valorizzazione; è necessario – conclude Schicchi – che la Sicilia si doti subito di una legge innovativa in grado di premiare i soggetti pubblici e privati che si occupano della conservazione attiva, razionale ed ecosostenibile di queste straordinarie piante”.