ISOLE EOLIE – Filicudi e Alicudi sono le due isole più piccole dell’Arcipelago Eoliano e attraggono turisti da ogni parte del mondo per il loro fascino “selvaggio”, dove la natura predomina prepotentemente e l’uomo è solo il “contorno” di tale bellezza. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
Le Isole di Filicudi e Alicudi, dal 1997 “Riserva Naturale Orientata”, appartengono al Comune di Lipari e sono, in assoluto, le più tranquille delle Eolie. Posizionate all’estremità occidentale, sono anche meno affollate e frequentate rispetto a Lipari, Panarea, Salina, Stromboli o Vulcano.
In entrambe le “Isole gemelle” non vi è la possibilità di circolare con le auto. Singolare, l’alternativa di “girare” in sella a muli che salgono su per i ripidi scalini.
FILICUDI, il cui nome antico era Phoinicussa o Phoinicṑ dēs dal sostantivo phoinix che in greco antico indica la palma nana diffusa nell’Isola, ha due centri abitati principali, nonché approdi centrali: Filicudi Porto e Pecorini a Mare, il tutto collegato da un’unica strada asfaltata dell’Isola e alcune strade pedonali. Il numero di coloro che stabilmente vi risiedono è pari a circa 200.
All’interno, seppur piccola racchiude ben 7 vulcani ormai spenti da anni: La Sciara, Montagnola – Piano Sardo, Monte Terrione (chiamato anche “Torrione”), Monte Guardia, Capo Graziano, Monte Chiumento e Riberosse.
ALICUDI è la più piccola in assoluto e in origine era nota come Ericussa, “ricca di erica”. Si sviluppa in altezza, la pianta dell’Isola è quasi circolare e ha un solo sentiero che, dall’approdo, arriva fino in cima alla montagna. Gradini e spiazzali intervallano la “scalata” tra casette colorate a destra e sinistra e negozietti (rari) ma carini.
Non è possibile effettuare il periplo di Alicudi a piedi perché non c’è una vera e propria strada asfaltata e l’Isola è abitata solo sul versante meridionale. In inverno vivono solo circa 45 persone!
Una curiosità: Al porto esistono solo due minimarket, un hotel, un ristorantino e una pizzeria che fa “pizze su richiesta”, nel senso che già la mattina si deve “prenotare” la cena, indicando anche la pizza scelta!
Pur possedendo un fascino naturale indiscusso, oltre le spiagge non mancano punti di interesse di rilievo, per rendere unica la vacanza a Filicudi e Alicudi. Vediamo nel dettaglio cosa vedere.
Da visitare assolutamente è il villaggio preistorico neolitico e l’ara sacrificale collocati sul promontorio di Capo Graziano dove, ancora oggi, restano 25 capanne e sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici di indubbio rilievo storico e culturale, ammirabili nella sezione distaccata del Museo Archeologico Eoliano.
Percorrendo un apposito sentiero da Valle della Chiesa si arriva alla cima della montagna più alta di Filicudi, Fossa delle Felci (773 metri).
Un’escursione particolare soprattutto dal punto di vista paesaggistico. Per farlo al meglio, richiede la presenza di una guida per via del percorso un po’ ostico.
Il villaggio di Filo Braccio è un insediamento dell’Età del Bronzo, scoperto nel 1959 da Bernabò Brea e gli abitanti poi si spostarono presso il villaggio di Capo Graziano. A causa dell’erosione della costa, però Filo Braccio sta quasi scomparendo.
Tra le attività tipiche, non perdere è la pesca notturna al totano, sotto le stelle con un mare illuminato da plancton “fluorescente”, il tutto accompagnato da brezza marina. Un’esperienza unica!
Contrada Sgurbio è un piccolo agglomerato urbano con soltanto 5 case che prendono il nome dai 5 sensi. La parte più orientale è isolata, quasi del tutto inarrivabile via terra.
Per farlo, infatti, si deve percorrere un sentiero particolarmente complesso e difficile, quindi si preferisce giungere via mare.
Il Timpone delle Femmine è una fortezza naturale, dove le donne anticamente venivano rinchiuse durante le incursioni dei corsari, una sorta di “rifugio” per evitare che venissero rapite.
Per arrivare, si deve seguire il percorso che arriva fino in contrada Piano Fucile e al Fortino naturale del Timpone delle Femmine.
Sparsi lungo la costa, si possono ammirare diversi resti archeologici. Si tratta, principalmente, di antiche parti di costruzioni ormai distrutte e cocci in ceramica.
Soffermatevi a passeggiare ed esplorare le frazioni di Contrada Tonna, San Bartolo con l’omonima chiesetta e Contrada Pianicello (con una minoranza linguistica tedesca).
Curiosità: Siamo in un’Isola talmente selvaggia che in alcune case, addirittura, alcuni vivono senza corrente né acqua per isolarsi quasi al massimo!
L’Isola di Filicudi presenta spiagge con piccole e caratteristiche calette e alcuni punti sono raggiungibili solo via mare, come la Grotta del Bue Marino (larga 30 metri con una volta di 20 metri) dove si creano dei giochi di luci e ombre davvero spettacolari e, un tempo, era – secondo quanto narrano le leggende – un nascondiglio di mostri marini.
In verità, trovava dimora proprio qui la foca monaca, ma oggi non è più così.
Proseguendo la scia delle leggende e della magia, da ammirare è anche il faraglione La Canna, alto circa 70 metri, che ricorda – per alcuni – la Madonna col bambino, quasi a voler “proteggere” l’Isola.
Una leggenda attribuisce allo scoglio un potere “magico”: basta, infatti, esprimere un desiderio e sfiorare tale scoglio per vedere ogni sogno realizzato!
Ecco le spiagge più belle dell’Isola:
Ad Alicudi le coste sono frastagliate e, per lo più si devono esplorare via mare. Si affacciano e “osservano” da lontano la “sorella gemella” Filicudi. Da effettuare rigorosamente, per gli amanti dello snorkeling, le immersioni dati i fondali ricchi da ogni punto di vista.
Ecco le spiagge più particolari, da ammirare assolutamente:
Relax senza fine, fascino primitivo e tutte le carte in regola per essere considerate un piccolo “angolo di paradiso”, Filicudi e Alicudi sono le mete predilette per chi vuole letteralmente scappare dal caos per godersi un po’ di meritata tranquillità.
Non sottovalutate questa scelta nel vostro viaggio alle Isole Eolie, non ve ne pentirete!
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