A Taormina i colori del Mediterraneo

A Taormina i colori del Mediterraneo

TAORMINA – Il Teatro Greco ha ospitato l’ottava edizione del Madeinmedi, dedicata agli stilisti (come specifica il nome) provenienti dalle regioni bagnate dal mar Mediterraneo.

Il progetto, assistito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac), ha avuto un obbiettivo ben preciso: coniugare il talento degli stilisti emergenti, provenienti dall’Harim Accademia Euromediterranea (scuola fondata da Gabriella Ferrera nel 1998 che forma gli studenti nel campo della moda e del design), con l’esperienza degli stilisti già affermati, sia siciliani sia internazionali.

Inoltre i ragazzi dell’Accademia Euromediterranea hanno potuto fare partecipi del loro talento personaggi di spicco del mondo della moda scelti da Alessandro Maria Polito: Alberto Salesi (per la Camera Italiana Buyer Moda), il fondatore di White Milano Massimiliano Bizzi, Mirko Rizzi per Marsèlleria Permanent Exhibition, Marsèll, Eurasia srl. Ma anche Laura Bernasconi (fashion consultant per varie aziende del settore moda), Antonio Cappelli per Spazio Calabiana, Alessandro Baldi per Les Copains Uomo, Henry Cotton’s, Monocrom k e Nikolas & Mark.

Il primo giorno i giovani stilisti (ben sedici donne e un solo uomo) hanno fatto sfilare i loro modelli.

Erika Alì ha presentato la collezione chiamata “Eureka” utilizzando i colori che si adattano meglio ad un’esploratrice: fango, metallo e sabbia.

Sarah Anastasi con “Inside” ha creato coi colori verde bosco e arancio perlato un binomio indissolubile che ci accompagna in quasi tutti i modelli corredati di pesanti monili o vistose cerniere. L’ispirazione di Sarah è stata la cultura indiana.

Ilaria Blanda con abiti blu e corallo ha fatto sfilare “Deep Charmer”.

Mariangela Castronovo, ideatrice della collezione “Ogeretla”, veste le modelle con una bandiera di rouches nera, bordeaux e viola realizzando abiti romantici ma dallo stile semplice; tuttavia per alcuni modelli adotta uno stile futuristico in argento e nero.

Annalisa Coco, ispiratasi a Frida Kahlo, crea “Muñecas” tutta stampe in bianco e nero, fatta eccezione per un modello corredato di una mantella giallo limone.

Carlotta Cosentino, con il fashion film “Anxiety”, presenta il suo unico modello in pizzo nero e pelle.

Luna Cuffari predilige i toni pastello e le fantasie floreali per “Balmy Breaze” anche se non mancano capi dai toni più forti.



Giulia Ferrara tinge il costruttivismo russo d’arancio, nero e argento e lo fa sfilare in “Spaceless”.

Valentino Fiammetta presenta un fashion film per “Ekdysis”: un abito che fa diventare lo stilista un Dottor Frankenstein dei giorni nostri.

Noemi Licciardello crea una linea sportiva chiamata “Undefined” in total white, innovativa e fuori dagli schemi.

Cristina Nicotra ci fa tornare indietro agli anni Cinquanta con una collezione di classe e bon ton ispirata alle pin up chiamata, appunto, “Cinquante”.

Toni sobri e modelli eleganti per Stefania Parisi con “Armoramor”.

Francesca Passanisi dedica “Tedea” all’eroina del mondo tragico euripideo Medea prediligendo il nero e i colori scuri.

Valentina Plumari con Tr(e)e crea degli alberi di jeans e li decora con arabeschi rossi e gialli.

Oriana Rinaldi si ispira a Dalì e crea delle armature in total black che sembrano quasi togliere in respiro: la collezione si chiama “Toxic hole”, ovvero buco tossico.

Valeria Rosso con “The Glade” cerca di far sposare fantasie naturali con uno stile futuristico.

Silvia Vitali sceglie argento e color nude come colori dominanti per la collezione minimal “Spirit 26”.

(1-continua)