“Vogliamo il garante per i detenuti”. La protesta dei radicali messinesi

MESSINA – Come di consueto nel periodo delle festività di fine anno i Radicali si mobilitano per non far cadere nel dimenticatoio una delle loro grandi battaglie civili: la condizione degli istituti penitenziari in Italia. Anche a Messina i Radicali dell’associazione Leonardo Sciascia hanno manifestato a sostegno dell’iniziativa nazionale del Satyagraha di Natale per l’amnistia e la “giustizia giusta”.

Nella città peloritana la battaglia – tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di vita dei detenuti e dell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto – ha interessato anche il Comune e il sindaco Renato Accorinti. Difatti i Radicali chiedono l’istituzione della figura del garante dei diritti dei detenuti a livello comunale. Quest’ultima può essere nominata dal sindaco, attraverso un’ordinanza, oppure dal consiglio comunale.

Il garante è un organo di garanzia che, in ambito penitenziario, ha funzioni di tutela delle persone private o limitate della libertà personale.

I garanti ricevono segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria, sui diritti dei detenuti, possono effettuare colloqui con i detenuti e possono visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione. Il tutto è regolato dagli articoli 18 e 67 dell’ordinamento penitenziario (legge n. 14/2009).

NewSicilia.it ha già dato voce alla grave mancanza della figura di un garante a livello regionale: il presidente della Regione Rosario Crocetta, da oltre un anno, non ha effettuato nessuna nomina e intanto soldi pubblici vengono spesi a Palermo e a Catania (sedi degli uffici) senza che si possa lavorare proprio a causa dell’assenza di un garante.

“Lo scorso 28 maggio – spiega Saro Visicaro, esponente radicale – abbiamo consegnato al sindaco di Messina una formale proposta per la nomina di un garante. Si tratta di una figura importante per risolvere le problematiche dei detenuti: tante difficoltà riguardo i tempi per le visite e le condizioni all’interno dei penitenziari. Con il garante si risolverebbero tanti problemi di disagio sociale e si renderebbe più civile la vita carceraria”.

“Il sindaco – prosegue Visicaro – ci ha incontrato a margine di un convegno sulla giustizia e ci aveva promesso un interessamento che nei fatti non c’è stato. Eppure si tratta di nominare una figura che non graverebbe sulle casse comunali in quanto non è previsto un compenso ma soltanto la messa a disposizione di un ufficio dove poter svolgere le funzioni e un telefono. Esistono in Sicilia due garanti, provinciali, a Enna e a Trapani”.

“A Messina, come a Barcellona Pozzo di Gotto con l’Opg che finì in televisione suscitando uno scandalo nazionale e a Mistretta – conclude l’esponente radicale – occorre qualcuno che si interessi dei tanti problemi che vi sono. Speriamo che il sindaco accolga questo appello”.

Andrea Sessa

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Andrea Sessa
Tag: Carceri Messina

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