GIARDINI NAXOS – E’ giorno di battesimo per Sicilia Democratica, la nuova compagine politica guidata da Lino Leanza dopo la scissione con il gruppo di Sammartino di Articolo 4.
“Siamo una forza del territorio, radicata in tutte le province siciliane per dare rappresentanza al bisogno di lavoro presente nell’Isola, in un rapporto politico leale e responsabile col Partito Democratico, a sostegno del governo regionale”. Lo ha detto l’onorevole Lino Leanza aprendo i lavori dell’assemblea costituente.
Leanza ha sottolineato la forza di “un gruppo di sei parlamentari e un assessore regionale che lavorano in modo instancabile per difendere gli interessi dei territori e dei cittadini” ma ha sottolineato di non essere “il partito dei deputati, ma quello della gente comune che vuole cambiare la Sicilia, creando le condizioni per lo sviluppo. Nessuno potrà permettersi di chiedere di entrare nel nostro partito per motivi d’interesse. La meritocrazia sarà il nostro criterio di selezione della classe dirigente”.
A Giardini Naxos oltre un migliaio di aderenti e militanti e più di trecento amministratori locali e sindaci delle nove province siciliane. Oltre allo stesso Lino Leanza, compongono il gruppo all’Ars i parlamentari Totò Lentini, Gianbattista Coltraro, Salvatore Cascio, Carmelo Currenti e Luisa Lantieri.
“Sicilia Democratica non sarà subalterna a nessun’altra forza politica – ha proseguito il leader – andremo avanti con pari dignità, fino a quando questa ci sarà garantita, nell’interesse del popolo siciliano”.
Poi frasi nette sulla ricerca del consenso elettorale da parte di Leanza: “Puntiamo ad essere una grande forza politica ma non ci interessa vincere ad ogni costo. I voti maledetti della mafia e del malaffare li rifiutiamo e non li vogliamo perché rappresentano il male principale della Sicilia e del malgoverno. Applicheremo un rigidissimo codice etico e impediremo qualunque contaminazione della nostra classe dirigente».
Durante il suo intervento, Leanza ha anche reso noto di avere sentito stamane lungamente al telefono il vicesegretario del partito democratico, Lorenzo Guerini, che ha manifestato il proprio rammarico per non aver potuto prendere parte ai lavori dell’assemblea di Sicilia Democratica, a causa della concomitante seduta d’aula in parlamento per il dibattito sulla fiducia alla legge di stabilità, in cui sono impegnati anche il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, ed il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone.
Tra gli intervenuti, il presidente del Pd, Marco Zambuto, ha detto: “L’alleanza Pd-Sicilia Democratica rappresenta la migliore scommessa per la Sicilia. Saremo sicuramente in campo assieme già dalle prossime amministrative”