Polvere di stelle: il Movimento lacerato tra diffide e meetup ribelli

Polvere di stelle: il Movimento lacerato tra diffide e meetup ribelli

MESSINA – In principio fu Sonia Alfano. La lunga scia che sta lasciando polvere di stelle sul cammino del Movimento, a colpi di diffide ed epurazioni, risale a qualche anno fa. L’ex europarlamentare  – adesso vicina a Beppe Lumia e chiamata dal presidente Crocetta come commissario dell’Ato Trapani 2 Belice Ambiente – era stata una delle prime pasionarie del Movimento Cinque Stelle della zona del messinese.

Nel 2008 Sonia Alfano fu anche in corsa per la presidenza della Regione con la lista Amici di Beppe Grillo (ottenendo circa il 2,4% dei consensi), salvo poi non essere più amica del comico genovese. Dissidi legati a una mancata comunicazione con Grillo e frecciate varie portarono alla rottura.

Adesso il Movimento – specie in Sicilia, dove aveva fatto il boom per la prima volta alle regionali del 2012 – vive un momento di forti tensioni interne e i casi analoghi a quelli di Sonia Alfano proliferano come funghi, forse a causa del flop delle Europee.  Nel mirino, però, ci sono attivisti forse troppo attivi e i meetup che fioccano e litigano. Se prima vi era la classica sezione ora vi sono i meetup che sembrano però molto più difficili da gestire.

Tanto lavoro per lo studio legale milanese “Squassi e Montefusco” che sta inviando lettere a raffica per conto del signor Giuseppe – detto Beppe – Grillo per diffidare alcuni attivisti dall’uso del simbolo del movimento.  In pratica una vera e propria scomunica.

La lettera è arrivata a Messina a uno dei meetup storici del grillismo della prima ora: un gruppo senza peli sulla lingua.

E’ stato dunque diffidato il meetup che nel 2008 lanciò Sonia Alfano e con attivisti che hanno alle spalle sette anni di grillismo (che per un movimento così giovane corrispondono a vent’anni di berlusconismo o quarant’anni di Dc). A essere “espulsa” dal Movimento è Maria Cristina Saija, candidata per svariate volte ma mai eletta: ha partecipato alle ultime elezioni comunali messinesi vinte da Accorinti.

A lei è stato blocccato l’accesso ai sitit e alle pagine pentastellate. L’onda lunga delle espulsioni prosegue dopo che a livello nazionale il bubbone è esploso con le estromissioni di alcuni parlamentari nazionali e la creazione di un direttorio decisionale dopo che Grillo ha dichiarato di essere un po’ stanchino.

Anche un fiore all’occhiello come Ragusa – come NewSicilia.it ha già raccontato – dà problemi ai pentastellati. Pure in questo caso è un meetup “scomodo” a irritare persino il sindaco Federico Piccitto: si tratta di RagusAttiva. Gli strali del primo cittadino sono noti: questi cittadini non rappresentano il Movimento.

Eppure anche a Catania è arrivata, puntuale, la letterina dello studio legale di Grillo per tre attivisti. E’ anche filtrata la voce che la diffida sia partita dopo un incontro siculo – romano tra alcuni attivisti e gli esponenti capitoli del gruppo 878. uno dei meetup più duri e intransigenti, finito anch’esso nella black list pentastellata.

“Girano voci serie , circonstanziate e per iscrittoaffermano gli animatori del gruppo romanoche il Gruppo 878 con due suoi membri di staff abbia organizzato un complotto ” siciliano ” con meetup e dissidenti. Si dice anche che chiunque sia stato a cena con questi ” due ” poi sia stato espulso , epurato dal movimento La vacanza di due nostri attivisti per salutare amici non c’entra nulla con Catania , altre zone oggetto di tensioni e dissidi. Strumentalizzare due persone del gruppo e l’intero meetup 878 che ha il torto di coltivare per il movimento una rete nazionale per passione e mission maturata in anni , dichiarando bugie, falsità, infamie che nulla hanno a che fare con questo, oltre ad essere scorretto, è anche dannoso per tutti. Procederemo per via legale contro basse insinuazioni e infamie, nonchè diffidiamo di usare il Gruppo 878 per tensioni interne che nulla hanno a che fare con questo”.

Il meetup del Fare di Catania è finito sotto tiro. Ai piedi dell’Etna la situazione è magmatica da tempo. Oltre 40 attivisti, attraverso il blog prima linea costruttiva critica, hanno avanzato dubbi e perplessità sull’ortodossia grillina. Ad esempio sulla contestata scelta degli assistenti dei parlamentari all’Ars.

L’ultima perdita – stavolta volontaria – per il Movimento è quella del parlamentare, originario di Milazzo ma noto anche in territorio etneo – Tommaso Currò.

Condivido il tentativo di rinnovamento della classe dirigente e intendo partecipare attivamente alla moralizzazione della politica – ha spiegato in aula Currò -. Rivendico il diritto di rappresentare il territorio in cui eletto sono eletto, in questo ostacolato dal mio movimento più che da altri, non ci sono più le condizioni per la permanenza in questo gruppo”. 

Molte le richieste di dimissioni – anche da parte di Ignazio La Russa – nei confronti del deputato, subissato di insulti sulle proprie pagine social. Eppure le beghe locali sembrano preoccupare maggiormente: il proliferare di meetup e le diffide mirate hanno creato scompiglio.

E, probabilmente non per caso, le diffide sono arrivate scientificamente a tutti gli attivisti più critici.

Foto Flickr Eddy Boscolo cc license