Gettonopoli Messina, il Daspo per dodici consiglieri

MESSINA – Dopo la dichiarazione del Codacons che ha deciso di costituirsi come parte offesa per lo scandalo “gettonopoli” di Messina, oggi sono stati resi noti i nomi dei dodici consiglieri, attualmente inquisiti per abuso d’ufficio e falso ideologico.

Si tratta di Carlo Abbate, Nicola Cucinotta, Benedetto Vaccarino del Pd; Pietro Adamo e Fabrizio Sottile del Movimento Siamo Messina, Pio Amadeo del Movimento Articolo 4;  Angelo Burrascano de Il Megafono; Giovanna Crifò di Forza Italia;  Nicola Salvatore Crisafi del Ncd; Carmela David del Udc e Daniele Santi Zuccarello del Movimento progressisti democratici. 

Il dodicesimo consigliere indagato è il capogruppo del Pd, Paolo David, il quale ha registrato il record della permanenza più beve presentandosi ai lavori soltanto per venti secondi. 

Il consigliere David, nelle intercettazioni effettuate dalla Digos, affermava: “Io voglio questo c…di indennità. A me di fare le commissioni non me ne fotte niente, io voglio solo l’indennità”. 

Secondo quanto emerge dalle indagini condotte grazie all’ausilio di telecamere nascoste dentro il comune i consiglieri avrebbero furbamente fatto finta di partecipare a ben trentanove sedute di commissioni consiliari in modo tale da raggiungere la massima indennità aggiuntiva di 2.814 euro.

Per fermarli non è bastata nemmeno la decisione del comune di dimezzare i gettoni di presenza, da 100 a 54 euro, presa dopo l’esplosione dello scandalo. 

Oggi però i dodici indagati sono destinatari di un provvedimento fuori dal comune che ha ad oggetto l’obbligo di frequenza durante i lavori della loro commissione d’appartenenza, dovendo firmale la presenza, in entrata e in un uscita, negli uffici della polizia municipale.   

Il provvedimento è stato firmato dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Messina, Maria Militello, accogliendo così la richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro