Dopo il sì di Renzi al Ponte arrivano le repliche della UIL

Dopo il sì di Renzi al Ponte arrivano le repliche della UIL

MESSINA – Ci sono cose che ritornano periodicamente, un po’ come la peperonata mangiata a cena, o come il Ponte sullo Stretto di Messina. Passano gli anni, cambiano i governi, i sindaci ma prima o poi torna. Questa volta a parlare è stato il premier Matteo Renzi.

Oggi la replica della Uil attraverso il segretario Carmelo BarbagalloIn Italia bisogna fare diverse infrastrutture, a partire dalle aree industriali. La Uil crede nel Ponte perchè l’alta velocita’ non si puo’ fermare a Napoli o in Calabria ma dobbiamo portarla anche in Sicilia“.

Lo ha detto a margine degli stati generali del sindacato presso l’Orto Botanico di Palermo. “Di fare il Ponte se ne era parlato anche l’anno scorso ma non si è fatto niente – ha continuato -. Non vorrei che fossero i soliti annunci, come quando si annuncia la riduzione delle tasse sul lavoro e poi non si fa mai. Sul Ponte vogliamo che ci si confronti, perche’ noi possiamo fare la nostra parte e vogliamo farla. Ma niente annunci a effetto – ha concluso – che poi non hanno ricadute reali“.

Sicuramente il Ponte sullo Stretto verrà fatto prima o poi. L’importante è che prima portiamo a casa i risultati di opere incompiute perché qui ci son solo quelli che pensano di arrivare e portare a casa progetti faraonici“. Così Matteo Renzi a Isoradio ieri. Dovrà essere “anche per i treni ad alta velocità“, ma “bisognerà capire costi e tempi” ma ancora non è possibile indicarli, spiega. Perché “prima devono finire i lavori sulle strade in Sicilia e Calabria” perché alcuni tratti sono “indecenti“.

Sul Ponte dello Stretto si è giocato un derby ideologico tra fautori e detrattori totalmente privo di aderenza alla realtà perché se ci mettiamo un pizzico di buonsenso, prima mettiamo a posto le strade in Sicilia, perché per un periodo è crollato un viadotto al mese, dopo che negli anni ’60 e ’70 sono stati fatti lavori coi piedi“.

In Sicilia vanno rimesse a posto strade e ferrovie. Se non uniamo Palermo, Catania e Messina di che parliamo? In alcuni momenti è stata impercorribile al suo interno ed è indecente per una regione così bella“, ha sottolineato. “In prospettiva personalmente non ho niente contro il Ponte, anzi lo ritengo utile, l’importante è capire tempistica, costi, collegamento e quando ci sarà dovrà essere anche per i treni. Dovrà essere un pezzo della struttura di Alta velocità del Paese. Perché abbiamo la struttura ad alta velocità migliore al mondo“, ha aggiunto Renzi. “Ora bisogna andare da Napoli a Bari e da Napoli a Reggio Calabria e in prospettiva anche a Palermo“.

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 “Si era già parlato lo scorso anno di realizzare il Ponte sullo Stretto, ma poi non si era fatto più nulla. Non vorrei che fossero sempre cose annunciate. Come quando si parla di ridurre le tasse ai lavoratori, si annuncia sempre ma non si fa mai. Siamo pronti al confronto e vogliamo fare la nostra parte, ma basta ad effetti annuncio che poi non hanno ricadute reali’‘ ha ripreso Barbagallo.

In Italia si devono realizzare tante infrastrutture – ha aggiunto -, ve lo dice uno che nel Ponte ci crede perché l’alta velocità non si può fermare a Napoli o in Calabria, ma dobbiamo portarla in Sicilia”.