Tradizioni tipiche: U Pagghiaru di Bordonaro

Tradizioni tipiche: U Pagghiaru di Bordonaro

MESSINA – Oggi, giorno dell’Epifania, la piazza centrale di Bordonaro, una piccola frazione di Messina, diviene teatro della manifestazione nota come U Pagghiaru, nel corso della quale diversi giovani si sfidano nel tentativo di scalare una sorta di capanno sospeso su un alto palo e addobbato con vari oggetti multicolori che, richiama il tipico rifugio che veniva utilizzato, in gran parte della Sicilia, da pastori, contadini e carbonai.
 
Lunghi e articolati sono i preparativi per la realizzazione di questa manifestazione che impegnano diverse persone sin da alcuni giorni prima del 6 gennaio quando si riversano nei boschi circostanti  per la scelta di pertiche e verghe, necessari alla costruzione della struttura attorno a cui ruoterà l’intero rito. Il tutto viene trasportato, insieme ad un robusto palo, di circa nove metri, ed alla crucera, una particolare struttura realizzata incrociando quattro piccole travi all’interno di un cerchio di ferro, questi riutilizzati di anno in anno, nella piazza principale del centro.
 
Questa mattina la struttura campaniforme, ormai completa, viene addobbata con arance, limoni, cotone idrofilo, tondini di cartoncino colorato e ciambelle di pane azzimo, mentre alla sua sommità viene piantata una croce, sempre addobbata con arance, salsiccia, panini che formano una stella splendente e un lungo nastro rosso.
 
I più abili scalatori si buttano all’impazzata sotto u Pagghiaru e, con l’aiuto di parenti ed amici, si lanciano cercando di aggrapparsi alla cupola dando inizio ad una affannosa arrampicata che si conclude una volta toccata la croce. Il vincitore è colui che riesce ad impossessarsi della croce. Gli altri, iniziano a spogliare il Pagghiaru dalle arance, dai limoni e dalle ciambelle di pane, lanciandoli sulla folla, in una sorta di ridistribuzione dei beni con chiaro valore augurale e propiziatorio. L’intero rito, infatti, pur riplasmato in chiave cattolica, fonda le sue origini nelle antiche feste agrarie di matrice precristiana tendenti a propiziare la fecondità della terra.