Taormina, premio a Sepulveda “uomo decente”

TAORMINA – Luis Sepúlveda, Pietro Grasso e Nicola Piovani. Tre grandi nomi, ognuno assurto nel proprio campo a simbolo assoluto di eccellenza, sono stati i protagonisti della cerimonia inaugurale di Taobuk, la kermesse delle “Belle Lettere” ideata e organizzata da Antonella Ferrara, al Teatro antico.

La serata è stata condotta dalla stessa Ferrara insieme al giornalista e scrittore Franco Di Mare. Insieme a loro sul palco un attore del calibro di Pippo Pattavina, interprete di alcuni dei passi più belli dei libri presentati. Una serata che si è avvalsa della regia di Giuseppe Dipasquale, direttore del Teatro Stabile di Catania.

«Amicizia, difesa del più debole, libertà, accettazione del diverso. Sono questi valori il più grande patrimonio dell’umanità, e sono felice di farmene portavoce con le mie favole». Parola di Luis Sepúlveda, per la prima volta ospite della Perla dello Jonio grazie a Taobuk, che gli ha assegnato il Taormina Award For Literary Excellence.

La strenua militanza politica contro i totalitarismi sudamericani ha contraddistinto la vita del grande scrittore cileno, scontata finanche con il carcere e la tortura.

«Non è facile parlare degli anni della dittatura – ha sottolineato l’autore di “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” – ma ho ancora nel cuore l’incredibile forza dei miei compagni di lotta. È a loro che va il mio ricordo e li ringrazio per essermi stati d’esempio. Ripensando alla mia vita, però, non mi sento straordinario: ogni mattina, come tutti, mi alzo, mi guardo allo specchio … e quello che vedo è un uomo decente”.

“In “Un’idea di felicità” parlo anche di questo – ha concluso Sepúlveda citando il suo nuovo libro, scritto a quattro mani con Carlo Petrini – di buonumore fatto di piccoli gesti e sapori quotidiani, alla portata di tutti».

Antonella Ferrara, Pietro Grasso, Franco Di Mare

Antonella Ferrara, Pietro Grasso, Franco Di Mare

La serata è stata aperta dal presidente del Senato Pietro Grasso,  con una lectio magistralis contro mafia e criminalità.

«Quando decisi di accettare di far parte come giudice del maxi processo  – ha detto – capii subito che la mia vita sarebbe profondamente cambiata: la scorta, le minacce, gli attacchi mirati, la fine della privacy. Se, insieme alla mia famiglia, ho accettato di scontare un prezzo tanto salato, è perché credo fermamente nel valore della battaglia per la legalità e la giustizia. Una lotta che ha assunto un significato ancora maggiore all’indomani della stagione stragista, in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che in questa storia hanno pagato il prezzo più alto».

In veste di autore, anche il Premio Oscar Nicola Piovani. “La musica è pericolosa” è l’accattivante titolo firmato e presentato da un compositore che con le sue colonne sonore ha conquistato la platea mondiale.

«Le note in sé non raccontano nulla, allora perché la musica mi emoziona e sconvolge? Così – ricorda Piovani – era solito dirmi Federico Fellini nelle nostre chiacchierate, spaventato dal coinvolgimento che le partiture riescono a suscitare in chi le ascolta. Questo titolo è un omaggio a lui, oltre che un invito ad affrontare la pericolosità insita in tutte le emozioni che meritano davvero di essere vissute». 

Nel libro l’autore narra della sua immensa passione per la musica e degli incontri che essa ha reso possibili. Oltre a Federico Fellini anche Ennio Morricone, Mario Monicelli, Fabrizio De Andrè, il compianto e caro amico Vincenzo Cerami. E soprattutto il pubblico: un’insolita biografia fatta di splendidi ricordi e avventurosi aneddoti, in cui la musica diviene il pretesto per svelare la vita.

Viva la soddisfazione del sindaco Eligio Giardina e dell’assessore alla cultura Alessandra Caruso che hanno rispettivamente consegnato i premi a Pietro Grasso e Nicola Piovani.

Applauditi ospiti della serata anche il pianista William Grosso e il soprano Carmen Salamone e il duo “I Violinisti in Jeans”, accompagnati al violoncello dalla poliedrica artista Carmen Longo.