Succede a Messina e provincia: 20 giugno POMERIGGIO

MESSINA – Le operazioni di cronaca condotti dai carabinieri a Messina e provincia:

  • I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato, Mariano Calabrò, 32enne barcellonese, pregiudicato per reati contro il patrimonio ed inerenti gli stupefacenti. L’uomo stava beneficiando di una misura alternativa al carcere scontando la pena in regime di detenzione domiciliare ma, a seguito di violazioni alle prescrizioni commesse, per lui si sono riaperte le porte del carcere di Barcellona. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Messina ed è scaturito dalle numerose segnalazioni all’autorità giudiziaria inoltrate dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Barcellona che, durante i servizi di controllo del territorio mirati alla verifica del rispetto degli obblighi imposti alle persone sottoposte alle misura alternative al carcere, hanno più volte trovato l’uomo a passeggio per le vie della città anziché presso l’esercizio pubblico dove era autorizzato a svolgere attività lavorativa.
  • Nel pomeriggio, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un 37enne barcellonese accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. La misura cautelare scaturisce dalle attività investigative condotte dai militari del Nucleo Operativo di concerto con il personale specializzato impiegato nella Task Force istituita a livello provinciale per reprimere i reati commessi ai danni delle fasce deboli che hanno consentito di accertare e ricostruire le ripetute condotte vessatorie.
    L’arrestato era già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali per reiterate condotte di maltrattamento ai danni della propria ex convivente, ma, nonostante la condanna subita, ha ripreso a mettere in atto incessanti attività persecutorie, anche a mezzo telefono, cagionando un perdurante e grave stato di ansia e di paura ed un fondato timore per l’incolumità all’indifesa vittima.
    Le indagini sono state attivate a seguito della denuncia della vittima e delle segnalazioni di un suo amico, esasperati dal susseguirsi di questi angosciosi soprusi. La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, immediatamente informata, ha coordinato gli accertamenti che hanno permesso al Sostituto Procuratore, Dottoressa Federica Paiola, di richiedere la custodia cautelare in carcere; orientamento pienamente condiviso dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto che ha emesso il provvedimento restrittivo.
    Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi.