Lo scultore Santo crea Pietà a Taormina

Lo scultore Santo crea Pietà a Taormina

TAORMINA – Il maestro scultore di fama mondiale Roberto Santo, ha creato una sua versione de “La Pietà” nel contesto di un incantevole colle di Taormina, nella villa della psicoterapeuta scrittrice Rose Galante e svelata per la prima volta al pubblico.

È stata commissionata dalla Parrocchia di St. Patrick ad Anchorage, Alaska (U.S.A.), la quale sta realizzando, grazie alla raccolta di fondi dei fedeli, il “chiostro di St. Patrick” che conterrà oltre 200 opere d’arte, tutte realizzate dallo scultore: 30 sculture, 200 metri quadrati di vetrate ed un muro di 100 m. realizzato in mosaico.

Per realizzare “La Pietà” otto mesi di riflessione, frutto di centinaia di ore di studio e ricerca di svariate opere religiose di pittura e di scultura dislocate in giro per il mondo. Lo studio dell’opera è passato dalla ricerca del disegno alla realizzazione di sei modelli di diverse dimensioni utili a ricreare la sua visione.

La Pietà, Roberto Santo e Lella Battiato.  Foto di Luca Guarneri, per gentile concessione

La Pietà, opera di Roberto Santo

Le magistrali mani del maestro hanno trasformato più di mille chili di creta, in un’opera d’arte per creare un istante che toglie il fiato, la morte di Gesù con la sua devota Madonna, testimonianza leggendaria dove la sua padronanza della scultura figurativa è risoluta; la scultura in una prima fase in argilla sarà successivamente realizzata in bronzo, è alta 155 cm., larga 205 e ha una profondità di 100 cm.

Roberto Santo ha dichiarato: “Ho creato la Pietà con un’emozione diversa rispetto a quelle realizzate in passato.  Concettualmente mi sono sempre chiesto il perché. Ho sentito nella creazione dell’opera che anche la Madonna, con la sua fede instancabile, si rivolgesse a Dio, con in grembo il corpo del suo figlio morto dopo ore di agonia della Passione”.

Chiedersi perché – continua  affermando – realizzare la Pietà è una responsabilità enorme, significa raffigurare la scena più commovente della nostra fede come cristiani, un momento con il quale è difficile convivere ogni giorno. Ho rinnovato ogni giorno il dolore che Gesù e la Madonna hanno sofferto ed anche i miei sogni durante questo periodo sono stati opprimenti. È stata una creazione travolgente che ho amato nonostante l’agonia vissuta in ogni singolo momento. Sento che questa sia la migliore opera d’arte che io abbia mai realizzato ed attraverso essa mi sento benedetto”.

Roberto Santo

Roberto Santo

Sin da ragazzo all’età di 16 anni, Roberto Santo ha inseguito le sue doti di artista come apprendista, del celebre illustratore e “Re” del film di illustrazione Bob Peak, leggendario “padre”, diventando scultore, pittore e fotografo.

Los Angeles è stata la città che lo ha lanciato professionalmente nel mondo del cinema creando traillers e campagne pubblicitarie per aziende  quali Microsoft e Nike e collaborando con personaggi illustri quali Steven Spielberg, Clint Eastwood, George Lucas e Bob Zemeckis. Oltre 200 i film in cui Roberto ha espresso la sua arte inclusi successi mondiali quale Apocalypse Now, Superman, Star Wars e Incontri ravvicinati del terzo tipo. Le Poste degli Stati Uniti hanno commissionato la sua “Flowers Series” che ad oggi rimane tra le più vendute nella storia.

Agli inizi degli anni ’90 la sua attenzione si stava spostando verso la pittura prima e la scultura dopo. L’arte lo condusse naturalmente in Italia dove si stabilisce a Pietrasanta in Toscana. Vive anche in California sua seconda casa in un ranch di 200 acri. Ma non è la sua prima esperienza in Sicilia. Già nel 2012 oltre 35 opere di Santo sono state esposte nella Villa del Casale di Piazza Armerina.

Lella Battiato

Foto di Luca Guarneri, per gentile concessione