Voto di scambio alle elezioni, in manette gli uomini di fiducia di Giacomo Spartà

Voto di scambio alle elezioni, in manette gli uomini di fiducia di Giacomo Spartà

MESSINA – I poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale del Riesame di Messina, a carico di Giovanni Celona, messinese di 48 anni, e Angelo Pernicone, messinese di 63 anni, già detenuti in regime degli arresti domiciliari.

Una sentenza giunta a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’Operazione “Matassa”, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione.

Angelo Pernicone deve rispondere, anche, del reato di voto di scambio.

Le indagini della squadra mobile relative all’Operazione Matassa, avviate nel luglio 2011 e svolte sino a giugno 2013, hanno rilevato l’esistenza  della consorteria mafiosa collocata territorialmente nel quartiere di Santa Lucia Sopra Contesse, con a capo il boss detenuto Giacomo Spartà, che si avvaleva della collaborazione di uomini di fiducia, fra cui Giovanni Celona e  Angelo Pernicone, quest’ultimo ritenuto inoltre il trait d’union tra apparati politici della città e le consorterie mafiose operanti in questo centro.

È stata accertata, infatti, l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio, attiva dall’ottobre 2012 al giugno 2013, arco temporale in cui si sono svolte le consultazioni elettorali regionali, politiche e comunali.