MESSINA – Sembrerebbe esserci stato un ritardo nello smistamento delle chiamate di emergenza da parte del Numero unico europeo, il 112, la notte del tragico incendio di via dei Mille in cui persero la vita i fratellini Francesco Filippo, 13 anni, e Raniero Messina, 10 anni.
Secondo quanto riportato da Repubblica, l’allarme lanciato dai vicini la notte del rogo, alle 4,07, sarebbe stato ricevuto da Catania che avrebbe avvertito i vigili del fuoco per ultimi, alle 4,13. Sei minuti dopo, quindi, aver ricevuto la prima chiamata.
I vicini di casa della famiglia Messina avrebbero chiamato ancora alle 4,20 e alle 4,23. A rispondere, però, non sono stati i vigili del fuoco di Messina (nonostante avessero digitato il 115), ma il 112 del capoluogo etneo, come avviene da quasi un anno: qualsiasi numero di pronto intervento si componga, infatti, vengono automaticamente dirottate a Catania dove ha sede il Numero unico europeo. Dalla sua nascita il Nue è stato spesso al centro di polemiche per errori e ritardi che possono aver influito sugli esiti dei soccorsi. Non sono in pochi, infatti, a chiederne la sospensione.
Dopo la telefonata ai vigili del fuoco, dalla sede centrale di via Salandra sarebbero uscite le squadre operative, alle 4,14, poi giunte sul luogo della tragedia alle 4,21.
Minuti che adesso sono al vaglio degli inquirenti che si occupano delle indagini sul rogo in cui hanno perso la vita i due fratelli Messina.



