BARCELLONA POZZO DI GOTTO – I carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), specialmente le Stazioni di Terme Vigliatore e Merì, stanno notificando gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a 59 indagati. Questa azione fa seguito all’operazione di tutela ambientale del 29 settembre scorso, quando furono sequestrati 14 autocarri, del valore di oltre 1 milione di euro, e imposto il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali al titolare di un’impresa.
Le indagini, guidate dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto sotto la direzione del Procuratore Capo Giuseppe Verzera, hanno rivelato azioni illecite che hanno gravemente danneggiato l’ambiente. I torrenti della zona, sottoposti a vincoli paesaggistici, sono stati trasformati in vere e proprie discariche a seguito di sversamenti di rifiuti, anche pericolosi, e materiali di scarto delle attività imprenditoriali.
Gli indagati sono accusati di aver compiuto reati quali la creazione di discariche abusive, combustione illecita di rifiuti, abbandono di rifiuti e deturpamento di beni naturali. Le azioni, documentate da maggio a dicembre 2022, hanno incluso l’incendio di rifiuti, che fortunatamente non si è propagato a causa delle condizioni meteorologiche non favorevoli.
Il fenomeno di degrado ambientale è stato enfaticamente descritto dal giudice delle indagini preliminari, che ha rilevato un’insensibilità totale degli indagati nei confronti della salvaguardia del patrimonio naturalistico.
Tra gli indagati figurano anche numerosi privati residenti della zona, sorpresi dalle telecamere dei Carabinieri mentre abbandonavano rifiuti domestici. Questi ultimi risponderanno dei reati di abbandono di rifiuti, con pene variabili dai 6 mesi ai due anni di reclusione.