Suore incinte in Sicilia, indagine interna su fuga notizie. Razza: “Oltre i sensazionalismi esistono diritti delle persone”

Suore incinte in Sicilia, indagine interna su fuga notizie. Razza: “Oltre i sensazionalismi esistono diritti delle persone”

PALERMO – Da giorni su tutti i giornali nazionali e regionali si leggono notizie sulle due suore che sarebbero in stato di gravidanza. Desidero esprimere la mia solidarietà anzitutto a loro e ai rispettivi ordini. Non entro nel merito di questa vicenda. Ma trovo ingiusto che sia diventata di dominio pubblico una notizia che sarebbe dovuta rimanere nel riserbo delle strutture sanitarie“.

A dichiararlo è stato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che, attraverso la propria pagina Facebook ha deciso di commentare le notizie in merito a due distinti casi di suore incinte in Sicilia.

Il primo caso riguarda una 34enne ospite di un convento di un paesino dei Nebrodi, nel Messinese, che poi sarebbe stata trasferita a Palermo. A distanza di 24 ore il secondo caso, questa volte nel Ragusano, dove una missionaria originaria del Madagascar avrebbe scoperto di essere incinta. La donna avrebbe già fatto rientro nel suo paese d’origine.

L’assessore, sempre via social network, ha reso noto infine che domani disporrà “una indagine interna perché oltre i sensazionalismi esistono i diritti delle persone“.

Immagine di repertorio