Succede a Messina e provincia: 20 ottobre POMERIGGIO

Succede a Messina e provincia: 20 ottobre POMERIGGIO

MESSINA – Carabinieri: ecco le operazioni più importanti.

  • Era ricercato dalla settimana scorsa Vasile Durnoi, cittadino rumeno di 44 anni, gravato da un mandato di arresto internazionale per aver commesso delitti contro il patrimonio e furti in particolare e una volta ricevuta la segnalazione, i Carabinieri di Patti hanno avviato una mirata attività di ricerca e informativa che consentivano di individuare il rumeno a Naso, luogo in cui viveva da solo e lavorava. Così sono scattate le operazioni di cattura che hanno visto impegnati anche gli uomini dell’aliquota radiomobile dei Carabinieri: l’uomo, una volta scoperto, non ha opposto resistenza ed è stato immediatamente associato alla Casa Circondariale di Messina, dovendo espiare la pena già inflittagli da un tribunale rumeno di due anni e quattro mesi di reclusione.
  • I Carabinieri di Patti hanno arrestato il 35 enne libanese Ahmed Yaghi, gravato da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Patti su richiesta della locale Procura della Repubblica, per atti persecutori ed estorsione. Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa della Compagnia di Patti, da cui emergeva che Yaghi per diversi mesi aveva posto in essere insistenti minacce e violenze psicologiche nei confronti di una donna, al fine di ottenere continue somme in denaro. In particolare, l’uomo era riuscito a sottrarre alla donna circa 9.000 euro in tre mesi, minacciandola personalmente e ‘tormentandola’ con continui sms. Rintracciato nella sua abitazione di S. Piero Patti, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi.
  • I Carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea hanno tratto in arresto la 44 enne Gina Ardiri in esecuzione di un ordine di espiazione pena emesso dalla Procura della Repubblica di Messina. La donna dovrà scontare 3 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione relativi al cumulo di diverse pene conseguenti a sentenze di condanna, divenute esecutive, per i reati di ricettazione, truffa aggravata, furto aggravato e tentata estorsione. I reati sono stati commessi tra il 2006 ed il 2007 e in diverse località della provincia messinese: in particolare Patti, Barcellona Pozzo di Gotto e Spadafora. Dopo le formalità di rito, Gina Ardiri è stata associata al carcere di piazza Lanza, a Catania.