Succede a Messina e provincia: 26 settembre MATTINA

MESSINA – Ecco le operazioni eseguite dalla polizia e dai carabinieri a Messina e provincia:

  • I carabinieri della stazione di San Fratello hanno arrestato un uomo del posto, M.I., 63enne, per evasione dagli arresti domiciliari, misura al quale era sottoposto da luglio scorso, in virtù di un provvedimento del tribunale di Patti. Il 63enne stava scontando la pena di 6 anni di reclusione per aver tentato, nel luglio 2015, di uccidere il fratello e un altro conoscente, sparando 3 colpi con un fucile illegalmente detenuto. I militari, durante uno specifico servizio coordinato volto alla prevenzione e repressione dei reati, che ha interessato tutto il territorio della giurisdizione della compagnia, hanno sorpreso l’uomo al di fuori della sua abitazione e lo hanno quindi arrestato e riportato a casa, in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
  • I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sant’Agata di Militello hanno arrestato tre giovani: M.C., 20enne, O.D., 21 enne, e B.C., 20enne, tutti residenti nel comune di Acquedolci (provincia di Mesina), che dovranno rispondere di “produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, poiché sorpresi in possesso di un considerevole quantitativo di droga. I carabinieri, impiegati in servizio di controllo alla circolazione stradale nei pressi del casello autostradale A20 di Sant’Agata di Militello, insospettiti dalla brusca manovra effettuata da un’auto in transito, hanno intimato l’alt agli occupanti che, dopo aver cercato di sfuggire al controllo, sono stati bloccati dalla pattuglia dell’Arma. Nel tentativo di fuga, i giovani cercavano, invano, di disfarsi della droga in loro possesso. Dalla perquisizione veicolare, estesa successivamente anche alle abitazioni, i tre individui sono stati trovati in possesso di un chilo circa di marijuana, oltre 100 grammi di cocaina, diverse dosi di hashish e mille euro circa in contanti e di una discreta quantità di agenti da taglio (mannitolo) e integratori per bodybuilding. I soggetti sono stati arrestati e condotti in caserma in attesa di comparire davanti al giudice del tribunale di Patti per l’udienza di convalida.

  • I carabinieri della compagnia di Mistretta, con l’ausilio di personale specializzato del nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Catania, a seguito di un’attività d’indagine d’iniziativa, volta al contrasto dei reati in materia ambientale e all’esito di una serie di accessi ad aziende zootecniche, hanno denunciato alla procura della Repubblica del tribunale di Patti 3 donne: una 42enne, una 56enne e una 68enne, tutte residenti in Castel di Lucio. Le donne, titolari di tre aziende zootecniche con sede a Mistretta, sono state ritenute responsabili della mancata realizzazione, all’interno delle proprie aziende, di apposite concimaie per l’accumulo delle deiezioni animali, circostanza che ha inoltre provocato l’accumulo di liquami che sono andati a imbrattare i terreni confinanti. Durante i controlli sono stati contestati anche diversi illeciti amministrativi da parte del personale del servizio veterinario dell’Asl di Mistretta per un importo complessivo di 12mila euro circa, relativamente alla non corretta identificazione degli animali.
  • La Polizia di Stato ha eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla procura della Repubblica del tribunale ordinario di La Spezia – Ufficio Esecuzioni Penali, a carico di Badreddine Nourani, cittadino marocchino di 34 anni. L’ uomo è ritenuto responsabile dei reati di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. Il 34enne, rintracciato dalle volanti, è stato condotto al carcere di Messina, dove sconterà la pena a un anno di reclusione.