Succede a Messina e provincia: 14 novembre POMERIGGIO

MESSINA – Ecco le operazioni più importanti svolte dalla Polizia di Stato e dai carabinieri a Messina e provincia:

  • L’appartamento che occupava e nel quale era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, risultava alimentato da energia elettrica, illuminato e servito di elettrodomestici, di vario genere perfettamente funzionanti, nonostante la cessazione contrattuale della fornitura alla quale aveva provveduto la proprietaria dell’immobile. I poliziotti del commissariato nord ieri hanno bussato alla porta della casa di località Acqualadrone, in via Lungomare, e ad aprire è stato proprio Alessandro Amalfi, messinese di 47 anni. Gli operatori, dopo essersi fatti consegnare le chiavi, si sono spostati nel vano contatori verificando la manomissione di quello corrispondente all’abitazione. Il personale della società Enel ha verificato la presenza di saldature anomale, segni di forzatura e fili recisi. Il malfattore, arrestato, sarà giudicato con rito per direttissima.

 

  • I carabinieri della stazione di Messina Gazzi, hanno arrestato M.S., una giovane 24enne incensurata messinese ritenuta responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I carabinieri da giorni erano impegnati in servizi di prevenzione e repressione al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, nel rione Mangialupi, e avevano notato dei movimenti sospetti intorno alla causa di un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari. Dopo diversi appostamenti, gli uomini della stazione, coadiuvati dalle unità del nucleo carabinieri cinofili di Catania, hanno fatto irruzione nella casa e hanno effettuato una perquisizione domiciliare e personale. La giovane è stata trovata in possesso di circa 17 grammi di cocaina e di un bilancino di precisione che sono stati sequestrati. La ragazza è stata arrestata e portata nella propria abitazione in attesa del giudizio direttissimo. Lo stupefacente sequestrato sarà analizzato nei laboratori del reparto investigazioni scientifiche di Messina.