STROMBOLI – A Stromboli è il momento del passaggio alla fase operativa di preallarme che corrisponde all’innalzamento dell’allerta vulcanica da giallo ad arancione disposto domenica sera dal Dipartimento della Protezione e comporterà la disposizione di ulteriori norme comportamentali, ma nulla di più.
Questo quanto è emerso dopo la videoconferenza tra il sindaco, Riccardo Gullo, il Dipartimento nazionale e regionale della Protezione civile, i Centri di competenza che monitorano il vulcano, le Prefetture di Messina e Reggio Calabria.
“L’11 ottobre – dice all’ANSA Gullo, subito dopo la fine della videoconferenza – unitamente all’Ingv, effettueremo un sopralluogo sul vulcano per avere visione sul campo della situazione. Nonostante l’innalzamento dell’attività vulcanica non c’è, in atti, nessuna situazione di pericolo“.
“Comunque da parte di tutti c’è la massima attenzione e questo deve essere una garanzia per i cittadini e i tanti turisti che ancora affollano Stromboli. Si è deciso, e ne parlerò con le guide vulcanologiche, di non interrompere le escursioni sul vulcano, affidandoci al senso di responsabilità che hanno sempre dimostrato“, prosegue.
“D’altronde – conclude il primo cittadino di Lipari – imporre lo stop alle escursioni avrebbe significato, come è già accaduto nel passato, che escursionisti si sarebbero avventurati lo stesso sul cratere, un rischio che, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine presenti a Stromboli, non possiamo permetterci“.
Nel corso della video conferenza si è deciso, inoltre, di coinvolgere anche i sindaci delle aree che potenzialmente potrebbero essere interessate da un ipotetico tsunami generato dello Stromboli.
Per quanto concerne la colata lavica, nonostante le avverse condizioni meteo sullo Stromboli non consentano una buona visibilità, sembra essere ferma a quota 400 metri.