STROMBOLI – L’area craterica nord dello Stromboli ha smesso di produrre il trabocco lavico che aveva avuto inizio lo scorso lunedì, come riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo.
L’alimentazione del flusso si è gradualmente ridotta e infine si è arrestata, mentre i vari bracci lungo la Sciara del Fuoco stanno raffreddandosi.
Nonostante ciò, alcune zone mostrano ancora elevati livelli di temperatura a causa dell’accumulo di prodotti emessi.
Si registra, inoltre, un’intensa attività di ‘spattering’ dall’area craterica nord e un tremore vulcanico di ampiezza media.
La colata lavica ha invaso l’area craterica nord di Stromboli, la comunicazione è arrivata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell’Osservatorio Etneo di Catania.
L’eruzione vulcanica è iniziata il 27 febbraio alle ore 7.
Ha seguito l’evoluzione del fenomeno direttamente dall’Isola il sindaco Riccardo Gullo, che proprio il 27 febbraio si è recato nelle aree dei lavori che sono stati iniziati successivamente all’alluvione che ha interessato il territorio il 12 agosto 2022.
Il flusso lavico si è contenuto nella zona alta della Sciara del fuoco e non si è registrata alcuna variazione significativa del tremore vulcanico che si è mantenuto nell’intervallo dei valori medio-bassi.
L’ultima sequenza esplosiva di intensità maggiore rispetto la media a Stromboli è stata registrata il 30 gennaio 2023 e ha interessato l’area craterica centro–meridionale del territorio.
Il fenomeno ha provocato il lancio di materiale piroclastico grossolano a diverse centinaia di metri di altezza, la cui ricaduta ha interessato la terrazza craterica e la parte alta della Sciara del Fuoco. Inoltre, l’esplosione ha prodotto una nube di cenere che i venti in quota hanno rapidamente disperso in direzione sud.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dell’Osservatorio Etneo ha segnalato in quel caso la registrazione di un segnale sismico legato ad una esplosione di maggiore intensità della durata di circa 3 minuti. Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico, in concomitanza di questa fenomenologia, ha subito un incremento sino a valori alti.
A causa dell’alluvione del 12 agosto 2023 e dei danni riportati in tutta l’Isola, è stata erogata una somma di un milione di euro per effettuare i lavori e ripristinare le normali condizioni.
“Stromboli ha ricevuto il milione di euro stanziato dal Governo, ed oggetto di apposita ordinanza emessa dal capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio per fare fronte ai primi interventi susseguenti all’alluvione del 12 agosto. Nei prossimi giorni procederemo alla liquidazione delle imprese che sono intervenute per fronteggiare l’emergenza e fornire servizi ai soccorritori“, è quanto ha dichiarato un mese fa il sindaco e commissario delegato per l’emergenza alluvionale a Stromboli, Riccardo Gullo.
Fonte foto: Ansa.it
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