MESSINA – È stato dichiarato, dal Tribunale delle Imprese di Roma, inammissibile il ricorso dei 104 cittadini che avevano mosso un’azione inibitoria collettiva contro la Stretto di Messina Spa in quanto non vi è ancora un progetto definitivo.
Lo rivelano all’ANSA fonti legali.
Ai 104 cittadini se ne erano contrapposti 139, originariamente 140, a favore del Ponte, il cui intervento è a sua volta stato dichiarato inammissibile.
Il ricorso era stato presentato telematicamente il 13 giugno. Gli avvocati del ricorso: Aurora Notarianni, Giuseppe Vitarelli, Antonino De Luca (del Foro di Messina) e Maria Grazia Fedele (del Foro di Reggio Calabria).
Si trattava di un’azione inibitoria collettiva che puntava ad “accertare la responsabilità della società e il danno ingiusto causato per la violazione del dovere di diligenza, correttezza e buona fede proseguendo nell’attività per la realizzazione del ponte sullo Stretto. Nonostante l’opera non abbia alcun reale interesse strategico e non è fattibile sotto i profili ambientali, strutturali ed economici“.
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