“Settimana delle Terme di Sicilia”, domani chiusura a Terme Vigliatore

TERME VIGLIATORE – Rilanciare l’offerta del turismo termale in Sicilia, liberalizzando l’accesso alle cure dei residenti dei paesi dell’Unione europea.

Si discuterà di questo al “Turismo termale e termalismo”, congresso che si terrà domani 28 novembre al Grand Hotel Terme di Terme Vigliatore (Messina) e che chiuderà la “Settimana delle Terme di Sicilia”, promossa dalla Rete regionale delle città termali.

L’impegno degli undici comuni della Rete, insieme con Ancot (Associazione nazionale comuni termali) e Federterme, è quello di promuovere il recepimento della normativa quadro nazionale sul riordino del settore termale, anche e soprattutto alla luce della direttiva UE che liberalizza l’accesso alle cure dei cittadini europei.

I Comuni aderenti vogliono inoltre superare il tradizionale approccio legato agli aspetti sanitari del termalismo al fine di affermare una nuova visione legata anche alla valorizzazione delle acque termali come risorsa naturale e culturale e ciò, secondo la Rete regionale, potrebbe consentire lo sviluppo del mercato delle terme ottimizzando il patrimonio di sorgenti di acque minerali termali della Regione.

Tanti i relatori presenti e i temi che saranno discussi al congresso: si parlerà del nuovo quadro di riferimento europeo del termalismo, delle prospettive di sviluppo del sistema del benessere termale in Sicilia e del ruolo strategico dei Comuni e dei territori per lo sviluppo del turismo termale. Le conclusioni dei lavori saranno affidate all’assessore al turismo della Regione siciliana, Anthony Barbagallo e al vice presidente dell’Ars Giuseppe Lupo.

Previsti anche gli interventi di Calogero Impastato, sindaco di Montevago nonché coordinatore della Rete delle città termali in Sicilia, di Bartolo Cipriano, sindaco di Terme Vigliatore e di una delegazione di deputati dell’assemblea Regionale siciliana composta da Santi Formica (Lista Musumeci), Antonio Germanà (Ncd), Bernadette Grasso (Pid), Filippo Panarello (Pd) e Giuseppe Piccolo (Sicilia Futura).