MESSINA – È di quattro anni e quattro mesi di reclusione la pena richiesta dal sostituto procuratore Adriana Costabile in Corte d’Appello per il secondo grado del processo che vede come protagonista il sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Il primo cittadino è chiamato in causa per il “Sacco di Fiumedinisi“, quando all’epoca ricopriva la medesima carica della località messinese.
È stata chiesta, inoltre, la condanna a 3 anni e 9 mesi per il fratello Tindaro e 2 anni e 8 mesi per Benedetto Parisi. Nel complesso, le persone coinvolte nel processo sono otto.
I fatti fanno riferimento al 2011 e riguardano la costruzione di un albergo e un centro benessere, insieme alla realizzazione di diverse villette e del muro di contenimento di un torrente.
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