Rientri in Sicilia tra polemiche e appelli, 150 residenti scortati dalle autorità calabresi fino a Messina

MESSINA – Rientrano le prime 150 persone in Sicilia, dopo la polemica che ha visto protagoniste le autorità isolane e quelle calabresi per la gestione dell’emergenza legata al Coronavirus.

Le suddette persone, che pare siano tutte residenti in Sicilia, sono state scortate dalle autorità di Reggio Calabria fino a un hotel della città dello Stretto. Lo ha confermato il sindaco della città calabrese, Giuseppe Falcomatà.

“Sto scortando personalmente con l’ausilio della Polizia Municipale, della Polizia Metropolitana, della Guardia Costiera e della Questura di Reggio Calabria le prime 150 persone, tutte residenti in Sicilia, che rientreranno a casa dal porto di Reggio per motivi di sicurezza, ha scritto in un post su Facebook.

Finalmente questa assurda situazione si è sbloccata grazie all’intervento dei ministri Lamorgese, De Micheli, Boccia e del presidente dell’Anci Decaro. Trovo sinceramente vergognoso che ancora rimangano 80 persone in Calabria perché chi di dovere non è capace di assumersi la responsabilità di decidere. La politica è una cosa seria, non è uno show. Chi ancora non riesce a comprenderlo, sta mettendo a serio rischio la salute e la sicurezza di un popolo, quello reggino, che con enormi sacrifici e tanta responsabilità, sta rispettando le regole fin dall’inizio di questa complicata emergenza”, ha aggiunto il primo cittadino di Reggio Calabria.

Le persone non si respingono come pacchi. Finalmente sblocchiamo una situazione che ha messo in discussione la dignità di ogni essere umano. Non è possibile che più di 200 persone, tra le quali tanti bambini, siano lasciate per quasi 36 ore su una banchina portuale, senza possibilità di andare in bagno, senza viveri, ostaggio di istituzioni incapaci di far rispettare le loro ordinanze e i loro decreti”, ha concluso Falcomatà, facendo riferimento anche ai numerosi appelli lanciati dalle famiglie rimaste bloccate in prossimità degli imbarchi per la Sicilia nelle scorse ore.

Fonte immagine: Facebook – Giuseppe Falcomatà