Preside chiede 50 euro agli studenti per aiutare la scuola: “Non siete figli di contadini”. Polemica sul web

Preside chiede 50 euro agli studenti per aiutare la scuola: “Non siete figli di contadini”. Polemica sul web

MESSINA – Si scatenano polemiche in rete nei confronti della preside del Liceo “Seguenza” di Messina, Lidia Leonardi, la quale ha richiesto un pagamento di 50 euro agli studenti, come contributo per aiutare la scuola, provocando indignazione per il discorso fatto durante l’assemblea dell’istituto.

La preside ha infatti affermato: “50 euro è un caffè a settimana. Io sono certissima che le vostre famiglie si possono permettere di pagare questi soldi, perché questa è una scuola di alto prestigio. Non è come le scuole di montagna, non siete figli di contadini”.

Inoltre, la dirigente ha deciso di riprendere degli studenti che nel parlare commettono degli errori grammaticali: “Non dovete parlare come i ragazzi di un professionale, ricordatevi che siete liceali. È importante che padroneggino la lingua italiana – sostiene – si dovranno confrontare su scala nazionale quando usciranno da qui, l’Invalsi ci sta addosso. E quello che dicono i dati delle rilevazioni nazionali è vero: i ragazzi che studiano ai professionali sono eccellenti nelle proprie materie di indirizzo ma spesso non padroneggiano la lingua italiana e non amano la matematica. Posso dirlo con cognizione di causa perché prima del Seguenza ero dirigente di un istituto alberghiero”.

A pubblicare il video in rete è stato un giovane della scuola che ha registrato le immagini di quanto accaduto durante l’assemblea. Ad intervenire contro il discorso mosso dalla preside è stato il sindaco De Luca rimasto turbato dalle affermazioni della dirigente.

“Chieda scusa non solo per il buon nome del Seguenza, ma soprattutto nel rispetto dei suoi studenti che non devono trovarsi in disagio o vergognarsi della loro preside. Mi auguro che questa vicenda finisca qui perché non fa bene alle Istituzioni. Io stesso – ha dichiarato De Luca – sono figlio di contadini e ho frequentato scuole di montagna, perché Fiumedinisi è un comune montano. Io non mi devo vergognare. Queste affermazioni sono molto gravi, io non chiedo le sue dimissioni, ma è giusto che lei chieda scusa“.

Fonte immagine screenshoot video Facebook