MESSINA – Nuovo capitolo sulla vicenda del Ponte sullo Stretto di Messina.
Il Codacons ha depositato una formale istanza d’accesso agli atti indirizzata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla società Stretto di Messina Spa e alle Regioni Sicilia e Calabria, con l’obiettivo di ottenere trasparenza sulle modalità di affidamento dei lavori.
L’associazione dei consumatori sottolinea come l’iniziativa sia nata a seguito dei dubbi sollevati dalla stampa riguardo le procedure adottate, in particolare in merito alla gestione delle penali in caso di ritardi o di mancata realizzazione dell’opera.
I dubbi sulle procedure
Secondo quanto riportato nell’istanza, la società Stretto di Messina Spa avrebbe affidato in data 5 agosto al consorzio Eurolink la progettazione definitiva e l’esecuzione dei lavori. Un passaggio che, secondo il Codacons, sarebbe avvenuto prima della pronuncia della Corte dei Conti e della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Cipess, con la quale il governo ha formalmente autorizzato la costruzione.
Nella richiesta, l’associazione evidenzia anche la possibilità di un sistema procedimentale squilibrato, che potrebbe generare vantaggi sproporzionati per l’impresa esecutrice a discapito della collettività.
Le richieste del Codacons
Con l’istanza d’accesso, il Codacons chiede la consegna di:
- tutti gli atti relativi all’affidamento a Webuild;
- il contratto di appalto;
- la documentazione relativa alla gestione delle controversie sulle penali;
- ogni altro atto collegato alla procedura e al conferimento dell’incarico.
Proposta di un tavolo tecnico
Oltre all’accesso agli atti, l’associazione ha sollecitato l’istituzione di un tavolo tecnico per analizzare in dettaglio le criticità evidenziate e garantire trasparenza e correttezza nella gestione di una delle opere pubbliche più discusse e controverse del Paese.



