TAORMINA – Nei giorni scorsi un 50enne di Giardini Naxos è stato arrestato, in flagranza di reato, dai carabinieri della Compagnia di Taormina per maltrattamenti in famiglia, rapina e lesioni commesse ai danni della propria convivente.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha atteso l’uscita della compagna dal lavoro e, a piedi, ha iniziato a seguirla a debita distanza, per poi bloccarla vicino a una delle vie del centro del comune di Taormina, dove la donna aveva parcheggiato la propria auto. Improvvisamente, verosimilmente per motivi di gelosia, l’ha percossa, colpendola anche al capo con il proprio telefono cellulare, causandole un’abbondante fuoriuscita di sangue.
La scena non è passata inosservata ai passanti che hanno assistito increduli all’aggressione e sono intervenuti in favore della donna, evitando che la violenza dell’uomo potesse avere conseguenze peggiori.
Proprio i testimoni, compresa la gravità della vicenda, hanno subito allertato i carabinieri al 112, mentre l’uomo, in forte stato di agitazione, dopo aver strappato dalle mani della donna le chiavi dell’autovettura, si è messo alla guida del veicolo e si è dato repentinamente alla fuga, pur essendo sprovvisto di patente di guida poiché revocata.
Sul posto sono interventi immediatamente i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Taormina che, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118, hanno soccorso e dato conforto alla donna ancora sanguinante.
Ai militari dell’Arma la donna nell’immediatezza ha raccontato che non era la prima volta che veniva picchiata e aggredita per futili motivi, soprattutto perché il compagno era molto geloso e la sua aggressività diventava incontrollabile.
Le immediate ricerche predisposte dai carabinieri hanno permesso poco dopo di rintracciare l’aggressore, che si trovava ancora alla guida del veicolo sottratto alla donna, con gli indumenti sporchi di sangue e in evidente stato di agitazione.
La vittima è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale di Taormina, dove è stata sottoposta alle cure dai sanitari e dimessa con 7 giorni di prognosi per le ferite riportate.
Quanto denunciato dalla vittima ha trovato conferma e riscontro nell’attività investigativa svolta dai carabinieri, che hanno documentato la non occasionalità di simili episodi di violenza.
Definito il quadro probatorio, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di rapina, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali e tradotto al carcere di Noto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Al termine dell’udienza di convalida, il giudice ha convalidato l’arresto disponendo per l’uomo la custodia cautelare in carcere.
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