Piano per uccidere pm Paiola, detenuto intercettato nel carcere di Gazzi

MESSINA – Momenti di tensione all’interno del carcere di Gazzi dove un’intercettazione ha evidenziato la volontà di un pregiudicato di architettare un piano atto ad uccidere il pm di Barcellona Pozzo di Gotto, Federica Paiola.

Si tratta di Salvatore Veneziano, 22 anni, pescatore di Milazzo, considerato il braccio armato del racket delle estorsioni della zona tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. Lo chiamavano il “principe degli incendi” poiché era incaricato di incendiare auto, mezzi nei cantieri, negozi di chi non voleva pagare.

Per ben due volte negli ultimi sei mesi il pm Paiola era riuscita a mandarlo in galera. La prima volta per episodi di stalking culminati con l’incendio della pizzeria della sua ex fidanzata, mentre la seconda volta per attentati incendiari ai danni di imprenditori di Milazzo.

E proprio nelle ultime settimane la voglia di vendetta del ragazzo ha dato i primi segni. Una intercettazione all’interno del carcere ha infatti svelato il piano che Veneziano stava studiando per uccidere il pm che sarebbe dovuta essere colpita lungo il tragitto tra Milazzo e Barcellona che compie ogni mattina senza scorta.

Secondo alcune indiscrezioni il ragazzo aveva anche chiesto aiuto a due compagni di detenzione, un calabrese ed un palermitano, che si sarebbero dovuti procurare le armi e gli uomini per effettuare l’agguato.

Sul caso la procura di Reggio Calabria ha già aperto un’inchiesta mentre a condurre le indagini saranno il commissariato di Barcellona e la squadra mobile di Messina.