Pedinamenti e telefonate minacciose senza fine: vita da incubo per una 25enne

MESSINA – Questo pomeriggio, i carabinieri della stazione di Falcone (in provincia di Messina) hanno eseguito un’ordinanza cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Patti, su richiesta della procura della Repubblica, guidata dal procuratore Angelo Cavallo, a carico di R.S., 41enne, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex convivente 25enne.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti dell’indagine, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Patti, la dottoressa Giorgia Orlando, e condotta dai militari della stazione carabinieri di Falcone con il supporto della “task force” specializzata, costituita a livello provinciale per il contrasto alle violenze di genere, che ha consentito di documentare le condotte persecutorie continue dell’uomo nei confronti della vittima, approfittando della sua fragilità e vulnerabilità.

L’indagato ha perseguitato, in particolare nel corso degli ultimi due mesi, la ex convivente mediante frequenti appostamenti nell’abitazione e il luogo di lavoro, pedinandola ripetutamente in ogni suo spostamento e costringendola a cambiare le proprie abitudini e condotte di vita.

Inoltre l’uomo molestava e minacciava in maniera incessante la donna con continue telefonate in cui le rivolgeva anche frasi minacciose, procurandole un perdurante stato di ansia e timore per la propria incolumità al punto che, per paura, la giovane chiedeva ai propri colleghi di accompagnarla a lavoro.

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