Operazione “Café Blanco”, cocaina dal Sud America alla Sicilia nascosta tra i chicchi di caffè: NOMI degli arrestati e DETTAGLI

Operazione “Café Blanco”, cocaina dal Sud America alla Sicilia nascosta tra i chicchi di caffè: NOMI degli arrestati e DETTAGLI

MESSINA – Dalle prime luci dell’alba, i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 soggetti (9 dei quali in carcere e 2 agli arresti domiciliari), promotori e membri di un’organizzazione criminale che gestiva un lucroso traffico internazionale di cocaina tra il Sud America e la Sicilia.

Le odierne investigazioni, condotte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, traggono origine dagli approfondimenti avviati nell’agosto 2017, a seguito del sequestro di circa un chilogrammo di cocaina spedito all’interno di un pacco proveniente dalla Colombia e nascosta sotto la forma di chicchi di caffè, da qui il nome dell’operazione.

Più in particolare, a seguito del ritrovamento dello stupefacente all’aeroporto di Ciampino (Roma), sono state avviate mirate attività di polizia giudiziaria, tese a individuare i reali destinatari dell’ingente quantitativo di narcotico, così accertando come l’illecita operazione repressa non avesse carattere di episodicità, bensì si inserisse in un più ampio e strutturato quadro delinquenziale, operativo nella Sicilia orientale e con ramificazioni anche in Germania, Olanda e Malta, oltre che in Sud America.

Nel dettaglio, è emerso come il quantitativo di “caffè”, spedito dal cittadino colombiano Carlos Manuel Ramirez De La Rosa, 35 anni, coadiuvato in Italia dalla compagna cubana Magalys Sanchez Hechevarria, 33 anni, avrebbe dovuto essere ritirato, a Messina, dalla coppia Antonino Di Bella, 40 anni, e Tindara Bonsignore, 32 anni, per conto del noto narcotrafficante catanese Salvatore Alfio Zappalà , 42 anni, dimorante a Sant’Alfio (nel Catanese), contiguo al clan mafioso Laudani di Catania, per il tramite del suo factotum Carmelo Antonio Sangricoli, 42 anni.

La droga, una volta estratta dall’ingegnoso metodo di occultamento, avrebbe soddisfatto le richieste del lucroso mercato della movida messinese, catanese e siracusana.

In tale contesto, nei confronti di Sangricoli è stato sottoposto a sequestro un chilo di ecstasy, sotto forma di cristalli, a riprova della circostanza come il gruppo investigato fosse attivo nello smercio delle droghe nei locali da ballo.

A tal riguardo, è stato accertato come Zappalà potesse contare:

  • da un lato, su un collaudato schema illecito che vedeva Pasquale Interlando, 48 anni, incaricato della logistica e custodia dello stupefacente, e Luigi Mariutti, 49 anni, deputato a occuparsi del pagamento dell’illecita sostanza a mezzo trasferimenti attraverso money transfer;
  • dall’altro, sull’ausilio di un nutrito gruppo di spacciatori al dettaglio, tra cui gli odierni arrestati Angela Desiree Settipani, 28 anni, Antonino Spinali, 25 anni, e Federica Di Grande, 26 anni.

L’organizzatore colombiano Carlos Manuel Ramirez De La Rosa non è nuovo alle cronache giudiziarie nazionali, per essere già emerso in una complessa indagine sviluppata dalla Guardia di Finanza di Milano e che aveva portato al sequestro dell’ingente quantitativo di 12 chili di cocaina, di cui 3 chili detenuti nell’abitazione dell’allora nota compagna di origini dominicane Marysthel Polanco.

Secondo ipotesi investigative, proprio la detenzione nel carcere di Caltanissetta di Ramirez, con Salvatore Alfio Zappalà e Antonino Di Bella, costituiva il momento di incontro tra le rispettive organizzazioni criminali, sudamericana e siciliana.

Le attività sono in corso di esecuzione a Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Varese e in Spagna, con la collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e delle competenti autorità di polizia spagnole.

Nel corso delle perquisizioni eseguite stamattina, a conferma dell’attuale operatività dell’associazione per delinquere individuata, sono stati rinvenuti 170  grammi di ketamina e 835 pasticche di ecstasy con marchio “rolex”, sottoposti a sequestro nell’abitazione di Zappalà.

Con l’operazione odierna, il Tribunale, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Guardia di Finanza di Messina, oltre ad assicurare alla giustizia soggetti dediti alle attività di narcotraffico, hanno recuperato un ampio spazio di legalità, restituendolo alla collettività onesta.