CATANIA – Si riaccendono i riflettori sull’omicidio di Ylenia Bonavera, uccisa a coltellate nel dicembre del 2020 a Catania.
Il procuratore generale della Corte di assise d’appello di Catania, Andrea Ursino, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado nei confronti di Daniela Nicotra. La donna, di 36 anni, è stata condannata nel giugno scorso a 18 anni di reclusione, più altri tre in misura di sicurezza. La 36enne, ritenuta responsabile del delitto, oggi era in videoconferenza dal carcere di Agrigento.
Nei motivi di appello Giuseppe Lipera, in quanto avvocato di Daniela Nicotra, aveva invocato la legittima difesa: secondo il legale, la vittima al momento della lite aveva in mano una bottiglia di birra che avrebbe potuto rappresentare una minaccia per la sua assistita.
In aula sono state mostrate diverse volte, e analizzate con attenzione, le immagini che permettono di rivedere l’accoltellamento. In base a quanto hanno avuto modo di vedere i presenti, Ylenia non aveva nulla in mano per difendersi.
L’udienza è stata rinviata al 23 ottobre per discutere dell’arringa difensiva di Lipera.
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