Non accettano di essere lasciati: giovani minacciano di morte le rispettive fidanzate

Non accettano di essere lasciati: giovani minacciano di morte le rispettive fidanzate

PATTI – L’8 marzo, in concomitanza con la giornata dedicata alle donne, ricorrenza oggi più che mai avvertita a causa dell’allarmante fenomeno della violenza di genere che troppo spesso riempie le pagine di cronaca, i carabinieri di Patti ed in particolare i militari delle stazioni di Gioiosa Marea e Sinagra, hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della procura locale, a carico di due giovani ritenuti responsabili dei reati di atti persecutori e lesioni personali.

In entrambi i casi, purtroppo, le medesime dinamiche: giovani donne che subiscono maltrattamenti in costanza del loro rapporto sentimentale e l’inevitabile decisione di interrompere le relazioni quando queste si fanno insostenibili per i continui soprusi e violenze.

Anche in merito alle vicende odierne, i due giovani ragazzi, non accettando l’interruzione delle relazioni sentimentali, hanno intrapreso continue e pressanti azioni vessatorie nei confronti delle rispettive ex compagne; azioni concretizzatesi in frequenti pedinamenti, minacce di morte, ingiurie e talvolta atti di violenza fisica, finanche a procurare lesioni e ad ingenerare perduranti stati di ansia e di paura.

La svolta è subentrata quando le giovani donne, temendo per la loro stessa incolumità e desiderose di riappropriarsi di una vita normale, libera da paure e condizionamenti, si sono rivolti ai militari dell’Arma delle stazioni dei loro paesi, i quali, a loro volta, raccogliendo le denunce ed avviando tempestive indagini, anche in stretto raccordo con la task force istituita a livello di comando provinciale per il contrasto alla “violenza di genere”, sono riusciti a fornire all’autorità giudiziaria, in tempi celeri, tutti gli elementi investigativi necessari per l’ottenimento degli odierni provvedimenti cautelari.  In questo modo le condotte delittuose di M.S.C., messinese, 25 anni e di A.C., pattese, 26 anni, sono state prontamente interrotte con il loro collocamento agli arresti domiciliari.