MESSINA – Saranno 24 gli anni che dovrà scontare Cristian Ioppolo, accusato del femminicidio di Alessandra Immacolata Musarra, trovata senza vita nella sua abitazione la vigilia dell’8 marzo 2019 a Messina.
A sancire la sentenza è stata la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria che ha rideterminato la pena su concorde richiesta delle Parti. Il processo si era infatti allontanato dalla Corte di Messina dopo che la Cassazione aveva annullato parzialmente la sentenza che confermava l’ergastolo, rimandando tutto davanti ai giudici di Reggio Calabria per valutare la sussistenza dell’aggravante dei motivi abbietti e futili.
Alessandra Musarra fu trovata morta la vigilia della festa delle donne nella sua abitazione di contrada Campolino a Santa Lucia sopra Contesse, zona popolare di Messina.
Tanti furono i tocchi alla porta dei genitori ma zero le risposte della vittima, in un silenzio agghiacciante che fu squarciato dal padre entrato da una finestra e scoprendo la terribile tragedia.
Il corpo della figlia giaceva a terra senza vita circondato da una macchia scura intorno al collo. Poche ore dopo la Squadra Mobile sottopose a fermo Cristian Ioppolo, fidanzato della giovane.
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